LA DIRETTA SUL BUDDHISMO DI LUNEDI’ 31 OTTOBRE
Non farti manipolare ne va della tua possiiblità di essere felice
Lo scorso lunedì ho citato Nichiren e ho visto che tanti di voi lo hanno apprezzato. Nichiren è stato un grande ribelle, un mistico,perché il mistico è fondamentalmente un ribelle. La ribellione dopo tutto è una forma dell’amore, però bisogna stare attenti a essere ribelli veri e non ribelli di plastica, perché a volte per ribellarci al pensiero dominante, al sistema dominante finiamo per essere manipolati dagli oppositori del sistema, i quali comunque hanno anche loro un interesse alla propaganda, alla manipolazione e alla fine pensando di essere ribelli In verità siamo vittime delle nostre stesse credenze. Un po’ come Antigone che si è ribellata alla legge del re seppellendo il proprio fratello contro l’editto del re ma senza sapere che era sotto l’influsso di una credenza inconscia. Gli antichi Greci credevano che se qualcuno non fosse stato sepolto avrebbe dovuto vagare per l’eternità fuori dall’Averno e non avrebbe potuto entrare nell’Ade. Quindi sulla base di questa credenza lei va incontro alla morte perché si ribella alla legge del re e seppellisce suo fratello malgrado l’editto del re l’avesse impedito, quindi Antigone in fondo è vittima delle sue stesse credenze religiose e questo succede molto spesso se non si è attenti, se non si è coscienti, se non si è consapevoli e se non si è dichiarato apertamente a se stessi che lo scopo è la libertà perché siamo dei mistici.
Siamo sul cammino spirituale proprio come Nichiren che era un vero mistico e pertanto era anche un vero ribelle, ribelle a tutto, credenze per prime ,e quindi continuamente le distruggeva per rimanere libero e ci ha dato sicuramente un grande esempio come tanti altri grandi mistici.
Non c’è dubbio che il cammino spirituale sia un tutt’uno con l’evoluzione naturale e l’evoluzione della natura è un grande movimento che conduce verso la libertà. La natura con la sua continua evoluzione impiega miliardi di anni e muove verso forme di libertà sempre più evolute. La spiritualità come diceva Sri Aurobindo è un’accelerazione del processo evolutivo della natura tale per cui possiamo fare in una vita ciò che la natura impiegherebbe migliaia di anni a compiere.
Sul cammino della spiritualità la prima cosa è realizzare che tutto è narrazione, sogno. Non siamo soli nella narrazione, la facciamo basandoci su un principio sociale o naturale, Se si tratta di un principio sociale è sempre un principio che ci muove a credere nell’oggettività, nel materialismo, nella sostanzialità delle cose, perché questa è la base della manipolazione.
il nostro corpo un veicolo di pura apparizione, la realtà non è oggettiva e non è sostanziale. Oggi ce lo dice persino la scienza e lo sapevano gli antichi. Nei Purana era scritto che l’esistenza è la danza di Shiva. Shiva danzando risveglia la materia e ne fa onde pulsanti di un suono che pervade l’universo. Questa è poesia ma è anche scienza. Per la scienza oggi ruota tutto intorno al principio del vuoto, la vacuità, il niente ma il desiderio di esserci, il desiderio di esistere, di darsi, di amare.
Tutto è impermanente, non sostanziale. Fintanto che non si realizza questo si sarà sempre manipolabili dalla propaganda, dall’ingegneria del consenso che, badate bene, non è applicate solo dalle forze del sistema dominante ma anche da coloro che vi si oppongono.
Quindi finché non si realizza la sostanziale vacuità, l’amore, il Sacro, l’impermanenza di ogni cosa si sarà sempre sempre manipolabili. La spiritualità è un grande cammino di ribellione che porta alla libertà, che è fondamentalmente libertà da ogni teoria.
Il mio maestro nell’eremo della giungla mi diceva: “Selene smettila di aver paura di ogni ragno, di ogni animale”. “Io parlo con tutti gli animali di questa giungla” – mi diceva- e io pensavo “è pazzo”, però quando lo guardavo negli occhi e vedevo quella assoluta scintilla di libertà nel mio cuore dicevo: “Voglio essere come te, voglio quella scintilla che ha negli occhi un uomo quando è libero, la scintilla dell’assoluta possibilità, non c’è più il limite dato dalla mente, dalla ragione.
Non c’è nessun limite, nessuna oggettività. Il limite lo può stabilire solo il mio cuore, il limite lo può stabilire solo l’amore, solo la natura, solo il divino che è nella natura.
Quando tu realizzi la fondamentale vacuità di tutte le cose, del tuo stesso corpo, allora realizzi anche la conoscenza dell’attimo presente, quando conosci una cosa perché la fai, quando conosci qualcosa perché accade, perché si manifesta, ma l’attimo prima non lo conoscevi affatto e quindi non hai teorie. Vi rendete conto che siamo annegati nelle teorie? Etutti sempre mi chiedono: “Selene cosa ne pensi di questo?” Io non ho un’opinione perchè non ho teorie.
Invece, in internet, trovi un sacco di gente che è piena di teorie: ci sono quelle in linea con il sistema dominante e quelle che si oppongono al sistema, ma sono tutte ugualmente manipolatorie. Ci sono modi e modi di fare esegesi di un testo sacro, si può interpretare la Bibbia, si può interpretare Nichiren, si può interpretare il canone pali con la ragione E allora si costruiscono teorie: la Bibbia dice questo e quest’altro, sai che si dice tutto e il contrario di tutto, ma la chiesa ci ha fregati perché ci ha raccontato un sacco di teorie sbagliate sulla Bibbia, adesso arrivo io a dirti quali sono le teorie giuste…
Poi dall’altra parte ci sono quelli che gli alberi non si toccano, teorie anche quelle, mi viene in mente quando vedo questa gente che crede che l’albero sia un oggetto materiale, e che quindi no l’albero non si tocca, è un oggetto materiale e tagliarlo vuol dire ucciderlo come se fosse mai stato vero! Tu sei l’eterno non nato, mai creato, mai il reale mai irreale!
Ma questi sono contenti che loroi sia un’oggetto materiale creato, nato e destinato a morire, e per forza di cose credono quindi che anche l’albero sia un oggetto materiale creato possibilmente da un creatore che sta al di fuori della natura, che sta lassù in un cielo lontano. Quindi loro credono nell’ oggettività credono, nella sostanzialità e la proiettano sull’albero. Fintanto che non realizzi la fondamentale vacuità del tuo corpo come fai a realizzare la fondamentale vacuità dell’albero? E allora rimarrai sempre il prigioniero del bene e del male e ci sarà sempre una teoria sulla base della quale qualcuno ti può manipolare e non sarai mai libero! Devi realizzare la conoscenza dell’attimo presente!
Ma allora è giusto o sbagliato tagliare l’albero? Io so di non sapere e cosa deve essere fatto lo so nel momento in cui lo faccio, in cui agisco perché l’evento è entità, spirito, è divino è il dio lo conosco nel momento in cui lo incontro, non lo conosco prima, lo conosco solo abbracciandolo e guardandolo negli occhi.
Venite il 17 novembre al circolo filologico a Milano faremo un grande rituale insieme, ci abbracceremo e anche solo questo guardarci negli occhi, trasmette tanta forza. Trovate tutte le informazioni sul mio sito.
Per quanto sia difficile la libertà è l’unica cosa che valga davvero la pena di essere perseguita e quindi mettiamocela tutta cerchiamo al massimo di essere sinceri autentici e onesti con noi stessi! |