Ieri a Palazzo Madama il voto di fiducia al Governo.
ROMA – L’aula del Senato ha approvato la mozione di fiducia presentata dalla maggioranza con 115 sì, 79 no e 5 astenuti. “Anche il Senato della Repubblica ha votato la fiducia al Governo. Ci siamo presentati in campagna elettorale con un programma chiaro e dettagliato. Ora manterremo quegli impegni, perché il vincolo tra rappresentante e rappresentato è l’essenza stessa della democrazia. Subito al lavoro per dare risposte alle urgenze dell’Italia e degli italiani”. Così la premier Giorgia Meloni su Facebook.
Dopo aver incassato il voto di fiducia alla Camera, Giorgia Meloni ‘passa’ anche al Senato. Nella giornata di ieri, dopo averlo pronunciato nell’Aula di Montecitorio, la premier ha depositato il testo del suo discorso programmatico anche a Palazzo Madama. Dopo la discussione generale e la replica della presidente del Consiglio, le dichiarazioni di voto e la fiducia.
Sono 34 gli iscritti a parlare dei vari partiti. Tra gli altri, a intervenire sono anche Silvio Berlusconi (Forza Italia), Matteo Salvini (Lega) e Matteo Renzi (Italia Viva). Arrivando a Palazzo Madama, il leader di Forza Italia ha dichiarato: “La situazione è difficile ma diamo convintamente la nostra fiducia”.
MELONI: “SENZA MANIFESTO PROGRAMMATICO RISCHIO RISPOSTE NON EFFICACI”
“È stato un dibattito franco, composto e rispettoso“. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in apertura della sua replica all’Aula del Senato. “Ritengo che senza che vi sia una visione, un manifesto programmatico con un’idea di Italia da disegnare, anche le risposte concrete che si danno rischiano di essere inefficaci”.
MELONI: “BENE CHE ITALIANI SAPPIANO CHE CONDIZIONE EREDITIAMO”
“Dagli esponenti di maggioranza e opposizione”, sottolinea Meloni, c’è stato un discorso che “ci aiuta a fare una grande operazione di verità sull’Italia che ereditiamo anche da coloro che ne denunciano le condizioni. È un bene che gli italiani sappiano quale è la condizione che affrontiamo oggi e che ereditiamo”.
La premier assicura che “il contrasto al lavoro povero è una priorità, il tema è comprendere quale sia il modo migliore per combatterlo. Il salario minimo legale rischia di non essere una soluzione ma uno specchietto per le allodole. Tutte le categorie nazionali sono coperte da contratti collettivi nazionali”.
COVID, MELONI: “FATTE SCELTE SENZA EVIDENZE SCIENTIFICHE”
Sulla pandemia, Meloni dice: “Sono d’accordo con Lorenzin sul valore della scienza, per questo non la confondiamo con la religione. Quello che contestavamo è che non ci fossero evidenze scientifiche con le decisione che si prendevano. Sull’efficacia del vaccino non tutta la comunità scientifica era d’accordo ma era d’accordo sul fatto che ai giovani facesse bene lo sport e noi abbiamo impedito loro di farlo. Qual era l’evidenza scientifica di escludere dallo sport i non vaccinati sotto i 12 anni?”.
MELONI: “PACE NON SI OTTIENE CON BANDIERE ALLE MANIFESTAZIONI”
“Sul tema della pace penso e spero e lavoro per giungere a una pace giusta però dobbiamo capirci su come ci si arriva – osserva la premier – La pace non si ottiene sventolando bandiere arcobaleno alle manifestazioni. Quella in Ucraina è una aggressione che non posso accettare
“Voi pensate che se l’Italia si girasse dall’altra parte cambierebbe qualcosa, cambierebbe l’esito del conflitto in Ucraina? Non cambierebbe niente, quello che cambierebbe è il nostro destino e la nostra credibilità”, sottolinea Meloni all’Aula di Palazzo Madama. “Vi ricordo che il nostro volume di esportazione con la Russia è dell’1% mentre con l’Occidente è dell’80%“.
TASSE, MELONI: “FLAT TAX SEGNALE DI MERITO PER CHI SI RIMBOCCA MANICHE”
“Non sono d’accordo con il senatore Monti, la flat tax incrementale al 15% su quanto dichiarato in più rispetto all’anno precedente credo che sia un segnale di merito per chi si rimbocca le maniche”, sottolinea Meloni. “I salari sono così bassi in Italia perché la tassazione su lavoro è al 46.5%. Se non partiamo dal taglio del cuneo fiscale i salari saranno sempre bassi. Siete d’accordo, ma non l’avete fatto”.
MELONI CONFERMA L’AUMENTO DEL TETTO DEL CONTANTE
La premier replica anche alle critiche dell’opposizione per il piano che prevede di aumentare il tetto del contante: “Non c’è correlazione tra l’intensità del tetto al contante e l’economia sommersa. Metteremo mano al limite al contante”.
ENERGIA, MELONI: “STOP SPECULAZIONI, RISCRIVERE NORMA SU EXTRAPROFITTI”
“Sull’energia ritenevo di averne parlato abbondantemente ma ci torno volentieri: per contrastare questa situazione credo si debba lavorare sul contrasto alla speculazione. Prima di cercare nuove risorse la priorità è fermare gli speculatori“, sottolinea la premier. “Incalziamo l’Europa sul price cap e la separazione del gas dalle altre fonti energetiche. Siamo pronti, se l’Europa non darà risposte, al disaccoppiamento crescente”.
“Il secondo livello è l’emergenza. Bisogna lavorare a interventi per aiutare imprese e famiglie recuperando risorse dagli extraprofitti e credo che questa sia una norma che vada riscritta. Abbiamo bisogno però di interventi strutturali. Non è possibile che l’Italia fondi le proprie politiche energetiche sulle intuizioni di Enrico Mattei, penso che le risorse nazionali vadano ottimizzate come chiede l’Europa”.
“L’estrazione di gas naturale”, aggiunge la presidente del Consiglio, può liberare l’Italia “da una dipendenza energetica inaccettabile“.
MELONI ATTACCA LA MAGISTRATURA IDEOLOGIZZATA
“Senatore Scarpinato, dovrebbe colpirmi che da una persona che ha avuto l’opportunità di giudicare gli imputati nelle aule di tribunale emerga oggi un atteggiamento così smaccatamente ideologico. Purtroppo mi stupisce fino ad un certo punto. L’effetto transfer che ha fatto tra neo-fasciSmo, stragi e sostenitori del presidenzialismo è emblematico dei teoremi con cui parte della magistratura ha costruito processi fallimentari, a cominciare dal depistaggio nel primo giudizio per la strage in via D’Amelio. E questo è tutto quello che ho da dire”. Così Meloni replica all’intervento del senatore del M5S, ex procuratore.
Parole accolte da una standing ovation dei senatori della maggioranza. Questa volta ad alzarsi in piedi per applaudire è tutto il centrodestra.
MELONI SUGLI SCONTRI ALLA SAPIENZA: “NON ERANO MANIFESTANTI PACIFICI”
Meloni risponde anche a Ilaria Cucchi sugli scontri tra studenti dei collettivi e polizia ieri alla Sapienza: “Alla senatrice Cucchi dico che in vita mia ho organizzato tante manifestazioni giovanili ma non ho mai organizzato manifestazioni per impedire a qualcun altro di dire quello che voleva, quelli di ieri alla Sapienza non erano manifestanti pacifici ma facevano un picchetto per impedire ad altri ragazzi di dire cose diverse dalle loro idee”.
Standing ovation dai banchi di FdI, senatori e senatrici del partito applaudono convintamente la leader dopo la replica a Cucchi. Anche Fi e Lega si uniscono al battimani. Opposizioni in silenzio.
PNRR, MELONI: “AD APRILE 2022 SPESO LA METÀ DI QUANTO PREVISTO”
“Il cronoprogramma delle spese prevedeva che ad aprile di quest’anno avremmo speso 42 miliardi poi il dato è stato aggiornato a 33,7 miliardi. La nota di aggiornamento del Def dice che spenderemo 22 miliardi, meno della metà. È andato tutto bene?“. Queste le parole di Meloni all’Aula del Senato sul Pnrr.
RONZULLI A MELONI: “FI LA SOSTERRÀ LEALMENTE, NON SARÀ MAI SOLA”
“Presidente Meloni, sappiamo bene quante cose ci legano, da figlie, madri, donne. Lei ha chiesto il nostro sostegno e non sarà mai sola. Noi di Fi la sosterremo lealmente, certi di trovare la stessa lealtà in lei e dal governo che presiede”. Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli durante la discussione generale in Aula per la Fiducia al governo Meloni.
MONTI SI ASTIENE: “DOVETE CONVINCERMI CON I FATTI”
“Signora presidente, condivido molte linee programmatiche del suo programma di Governo. Alcune di queste linee sono molto diverse, a volte antitetiche, rispetto a quelle che alcuni di voi professavano in passato, spesso demonizzando chi aveva idee più simili a quelle che voi avete oggi”. Così il senatore a vita Mario Monti nella discussione al Senato sulla fiducia al governo.
“Io di queste evoluzioni mi rallegro, ma avrò bisogno di venire convinto dai fatti – spiega l’ex premier -Per questo oggi sulla fiducia al governo Meloni mi asterrò e valuterò in seguito i singoli provvedimenti, nella speranza di trovare più convergenze che divergenze”.
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