Una proposta di legge di Gasparri fa insorgere il Pd: “Vogliono smantellare la legge sull’aborto”.
Il senatore forzista chiede di modificare l’articolo 1 del Codice civile, chiedendo di riconoscere la capacità giuridica fin dal momento del concepimento. La dem Morani: “Così il feto avrebbe gli stessi diritti della madre”,
Partito democratico in rivolta per la proposta di legge sulla capacità giuridica del nascituro presentata dal senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Il disegno di legge del senatore Gasparri per il riconoscimento della capacità giuridica al concepito ha un solo scopo: minare alla radice la legge 194/78 sull’interruzione volontaria di gravidanza”. Lo dichiara la senatrice dem Valeria Valente.
“Si svelano dunque le promesse da mercante di Giorgia Meloni – prosegue Valente – Non serve abrogare o modificare la legge sull’aborto, basta approvare il disegno di legge di Fi e riconoscere il diritto alla vita del nascituro per vietare nei fatti la possibilità di abortire. Il contenuto di questo ddl è gravissimo e rivela una volta per tutte, purtroppo per noi, la visione della destra della maternità e della libertà e dei diritti delle donne”.
“In Senato Fi ripresenta il ddl per modificare l’art 1 del Codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica del nascituro. Questa è la destra che ha a cuore la libertà delle donne, la destra che dice che non toccherà la 194. Inaudito“, commenta Simona Malpezzi, appena rieletta capogruppo dem al Senato.
COSA CAMBIA CON LA PROPOSTA DI LEGGE DI GASPARRI
Il testo depositato da Gasparri chiede di intervenire sull’articolo 1 del Codice civile. Che, nella sua versione attuale, recita: “La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita. I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita”. Il senatore forzista propone di modificare l’articolo in questione, sostituendolo con la seguente dicitura: “Ogni essere umano ha la capacità giuridica fin dal momento del concepimento. I diritti patrimoniali che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita”.
Per Alessia Morani, componente della direzione del Pd, che su Twitter posta la foto della proposta di modifica di Gasparri, “se si riconosce la capacità giuridica dal momento del concepimento il feto ha gli stessi diritti della madre. Serve altro?“. Secondo l’esponente dem, la proposta di Gasparri mostra le contraddizioni della destra sul tema della legge 194 sull’interruzione di gravidanza, che già in campagna elettorale era stato oggetto di polemica. “Come era quella che ‘la destra non vuole cambiare la legge sull’aborto’? Basta il Ddl Gasparri depositato il 13 ottobre che vuole modificare l’art. 1 del Codice civile”.
CRITICHE ANCHE DA PIÙ EUROPA E VERDI/SINISTRA
Anche Riccardo Magi, deputato e presidente di Più Europa, interviene sul tema: “Come previsto, la prima mossa della destra in questa nuova legislatura è mettere i diritti delle donne nel mirino. La proposta di legge depositata al Senato da Gasparri contro l’aborto rappresenta solo il primo tentativo di abbattere le conquiste di questi anni. Come Più Europa ci opporremo dentro e fuori il Parlamento, a difesa di tutte e di tutti”.
“La legge depositata dal senatore Gasparri durante la prima seduta del nuovo Senato punta a modificare l’articolo 1 del Codice civile attribuendo ‘capacità giuridica’ all’embrione fin dal concepimento. Sappiano a destra che non ci lasceremo prendere in giro da nessuno e nessuna: difenderemo la legge 194 da qualsiasi tentativo di svuotarla, di renderla inapplicabile o illegittima”. Lo afferma Marilena Grassadonia, responsabile Libertà & Diritti di Sinistra Italiana.
Agenzia DiRE www.dire.it