-LAVORO. MATTARELLA: LAVORARE NON PUÒ SIGNIFICARE RISCHIARE LA VITA.

NUMERI VITTIME RESTANO ALLARMANTI, DRAMMATICI, RISPETTARE DIGNITÀ PERSONE (DIRE) Roma, 9 ott. – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, ha inviato al Presidente dell’ANMIL Onlus, Zoello Forni, il seguente messaggio: “I numeri delle vittime degli incidenti sul lavoro, nonostante i numerosi provvedimenti normativi con i quali si è cercato, nel tempo, di prevenirli, sono allarmanti, drammatici. Raccontano storie di vite spezzate, di famiglie distrutte, di persone gravemente ferite, di uomini e donne che invocano giustizia. Persone che si appellano alle istituzioni, ai datori di lavoro, alla coscienza di chiunque sia nelle condizioni di rendere i luoghi di lavoro posti sicuri, in cui sia rispettata la dignità della persona. Lo sviluppo di nuove tecnologie ha mutato radicalmente la natura e la stessa dimensione spazio-temporale dei luoghi di lavoro. Purtroppo, questa fase non è stata accompagnata da una crescita proporzionata delle iniziative verso la prevenzione. Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita. Ecco perché la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro è occasione preziosa per richiamare l’attenzione su un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che ha posto il lavoro a fondamento della vita democratica. L’affermazione dei diritti sui luoghi di lavoro, primo quello alla vita, oltre che essere un termometro della vita civile, è un generatore di valore per la società, per i lavoratori, per le imprese. Con questi sentimenti esprimo il mio apprezzamento all’ANMIL per l’impegno con cui assiste e sostiene i lavoratori e i loro familiari, e formulo gli auguri per la piena riuscita delle manifestazioni in programma sul territorio nazionale”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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