Si ricorre alla sedazione palliativa quando, nonostante i migliori sforzi, risulta impossibile salvare una vita umana, migliorare la sua salute.
Essa serve a migliorare il benessere del paziente e ad accompagnarlo in maniera “dolce” durante l’ultimo viaggio, alleviandone i sintomi più refrattari, come dispnea, dolore e delirio agitato.
Si è parlato del delicatissimo tema nel corso di una conferenza dal titolo “Sedazione palliativa: verso una nuova qualità della morte”.
Tenutasi a Parigi nei giorni scorsi, la conferenza è stata organizzata da ESMO, (Società Europea di Oncologia Medica) una tra le principali organizzazioni professionali per l’oncologia medica.
Secondo Nathan Cherny, direttore delle Cure Palliative, Shaare Zadek Medical Center di Gerusalemme (Israele), il possibile ricorso alle cure palliative è qualcosa di cui ogni oncologo dovrebbe essere consapevole. Purtroppo ci sono molti ostacoli da superare.