Per il bene del nostro amato Paese – Lettera aperta dell’Azione Cattolica ai candidati alle elezioni politiche per il territorio della diocesi di Frosinone – Veroli – Ferentino.
Carissimi, noi laici di Azione Cattolica desideriamo, innanzitutto, salutarvi e ringraziarvi per aver voluto assumere un impegno così gravoso per le vostre vite e per quelle delle vostre famiglie.
La politica, diceva il grande Papa San Paolo VI, è la più alta forma di carità: chi amministra infatti può fare tanto bene ai cittadini, assicurando il buon funzionamento delle istituzioni pubbliche e facendo scelte che vadano a favore del bene comune.
Siamo certi che ciascuno di voi, in qualunque schieramento sia inserito, si impegnerà per il bene comune del nostro amato Paese e vorrà dare il proprio contributo per rispondere alle grandi sfide del futuro: dalla pace internazionale, all’ambiente e ai cambiamenti climatici, alla sostenibilità dei processi economici e del lavoro, alla riduzione delle disuguaglianze, sino alla cultura e all’istruzione. Purtroppo, negli ultimi anni, sono emersi tanti comportamenti che hanno provocato disamore tra i cittadini nei confronti dell’impegno civile e mancanza di fiducia nelle persone impegnate in politica. Spetta a tutti noi interessarci e prenderci cura della bellezza della politica a servizio dell’uomo, a maggior ragione in un tempo così profondamente lacerato da un contesto sociale, economico e politico “difficile”.
Vi scriviamo per chiedervi un comune impegno di attenzione a quelle che ci paiono le emergenze più forti della nostra terra e che incidono, in maniera pesante e spesso tragica, sulla vita dei nostri concittadini.
Innanzitutto l’emergenza dell’inquinamento, a partire dall’aria che respiriamo e dall’acqua che beviamo: la nostra Valle era un luogo in cui poter vivere in serenità; oggi è un territorio che spaventa per le conseguenze generate da quanti l’hanno utilizzata come pattumiera di rifiuti altrui e di quanti non osservano le normative in materia ambientale. I recenti dati di una ricerca dell’Associazione degli Epidemiologi fanno emergere che i bambini della provincia di Frosinone sono, nella Regione Lazio, i più esposti ai tumori infantili. Vi preghiamo di impegnarvi seriamente perché se ne comprendano le ragioni, perché si potenzino gli strumenti di cura sul territorio, senza dover ricorrere a costosi viaggi della speranza e soprattutto perché vengano adottati provvedimenti efficaci per ridurre le fonti di inquinamento.
Vi segnaliamo poi il problema dei ragazzi e dei giovani. Il nostro territorio non brilla per i servizi loro dedicati: piscine, impianti sportivi, biblioteche, cinema, teatri. E’ necessario un forte impegno della politica che restituisca ai ragazzi la possibilità di confrontarsi con il bello della vita.
Sempre per loro, vi raccomandiamo l’attenzione alle istituzioni educative: le scuole e gli istituti accademici sono il vero strumento per la loro promozione sociale e per il miglioramento complessivo del vivere civile della nostra provincia. Nelle scuole soltanto, i ragazzi trovano quelle opportunità che i loro compagni delle città più grandi rintracciano, invece, nello stesso tessuto sociale. Così pure, vi chiediamo di essere vicini alle nostre parrocchie che non lesinano sforzi per la promozione umana dei ragazzi, dei giovani e delle famiglie soprattutto con le strutture oratoriali.
Inoltre, per i giovani, è necessaria una precisa politica di orientamento al lavoro, le cui carenze spesso non consentono a chi offre lavoro di incrociare facilmente chi lo cerca.
Il mondo del lavoro mostra, in questa nostra terra, quanto le trasformazioni, cui è stato sottoposto, incidano duramente nella vita stessa delle famiglie, nella scelta di sposarsi e di metter al mondo bambini, nei rapporti tra le persone che, spesso,raggiungono livelli di inusitata violenza non soltanto verbale. Vi chiediamo una particolare cura per questo aspetto della vita da cui dipendono tutte le altre vicende dell’esistenza. Se si ha un lavoro e se le condizioni del lavoro sono dignitose, tutto il resto si armonizza.
Vi vogliamo raccomandare, per ultima ma non perché sia meno importante, l’attenzione ai più poveri, ai deboli, agli anziani, ai disabili, ai malati cronici, agli immigrati che hanno trovato rifugio nelle strutture della caritas, in collaborazione con le istituzioni pubbliche, a coloro che non hanno voce neppure per protestare: per costoro le scelte della politica possono essere esiziali. Non li trascurate.
Certi del vostro impegno e della vostra disponibilità, Vi ringraziamo fin d’ora per quanto farete per la nostra terra e rimaniamo a disposizione per ogni utile confronto e collaborazione
un caro saluto
La Presidenza Diocesana