CULTURA. FINO AL 30 SETTEMBRE TORNA FESTIVAL BAROCCO STRADELLA DI VITERBO.

COINVOLTE RONCIGLIONE, NEPI, MONTEFIASCONE, CASTEL SANT’ELIA, CIVITELLA D’AGLIANO E CELLENO (DIRE) Roma, 4 set. – Fino al 30 settembre il Festival Barocco Alessandro Stradella di Viterbo torna protagonista di uno straordinario percorso musicale e naturalistico che si snoda tra lo splendido Palazzo Farnese di Caprarola e le cittadine di Viterbo, Ronciglione, Nepi, Montefiascone, Castel Sant’Elia, Civitella D’Agliano e Celleno. Stradella (Bologna, 1643; Genova, 1682) è di fatto uno dei massimi compositori italiani della sua generazione. Tuttavia, l’esistenza rocambolesca e avventurosa di questo “Caravaggio della musica” ha dato vita sin dall’Ottocento a romanzi e opere in musica che ripropongono lo stereotipo del genio maledetto, a discapito del suo ruolo di protagonista nascosto del Seicento musicale e di compositore capace di una scrittura ricca di contrasti e strabilianti finezze. Come ricorda Andrea De Carlo, direttore artistico del festival, infatti, Stradella: “Aveva una cultura contrappuntistica degna di un compositore fiammingo, e una complessità ritmica vicina a quella di un compositore del Medioevo”. Ad aprire il festival, sostenuto dalla prestigiosa presidenza onoraria di Anna Fendi e realizzato in collaborazione con il MIC, la Regione Lazio, la Direzione Regionale Musei Lazio, i Comuni coinvolti e la Fondazione CARIVIT di Viterbo sarà il prossimo 31 agosto alle ore 18.00 nel cortile di Palazzo Farnese a Caprarola l’ultima opera di Alessandro Stradella MORO PER AMORE, scritta a Genova poco prima di essere assassinato nella Piazza dei Banchi e mai rappresentata all’epoca. L’esecuzione, affidata all’Ensemble Mare Nostrum diretto da Andrea De Carlo, ormai un punto di riferimento nell’interpretazione delle opere stradelliane, vedrà la partecipazione dei soprano Silvia Frigato, Federico Fiorio e Margareta Slepakova, del controtenore Danilo Pastore e del contralto Eleonora Filipponi, del tenore Matteo Straffi e del basso Masashi Tomosugi.

Anche quest’anno una sezione apposita sarà dedicata ai musicisti del territorio, MUSICISTI DELLA TUSCIA: PASSATO E PRESENTE con due importanti iniziative. La prima è MASSENZIO 2035: un ambizioso progetto di esecuzione integrale delle opere del compositore di Ronciglione affidato ai giovani talenti internazionali dello Stradella Y(oung) – Project e che quest’anno vedrà la ripresa dei due programmi degli anni precedenti e l’esecuzione di uno completamente nuovo in un coinvolgente WE Massenzio dal 9 all’11 settembre. La seconda sarà L’incontro Impossibile: Francesco Soriano e Ercole Bernabei 1621/1622, con la quale l’ensemble Il Setaccio Musicale diretto da Gino Nappo e Stefano Silvi ci accompagnerà nella scoperta dei tesori musicali del territorio. L’appuntamento è nella Chiesa di San Sebastiano a Ronciglione alle 18.30 di sabato 24 settembre e domenica 25 settembre nella Chiesa di S. M. Nuova a Viterbo alla stessa ora. Proprio nel segno della modernità di Stradella, il festival si caratterizza anche per un intenso e originale dialogo tra la tradizione musicale del passato e i linguaggi contemporanei, confermandosi un laboratorio di sperimentazione artistica e creativa. Questa esplorazione del dialogo tra antico e contemporaneo continuerà domenica 4 settembre alle 18.30 nella Chiesa di San Sebastiano a Ronciglione grazie a Daniele Roccato e Giorgio Piermatti al contrabbasso con il nuovo programma Scordatura, e con il pianista Enrico Pieranunzi in Con sì dolce nota, prevista per il 17 settembre a Viterbo, nella Chiesa di S. M. Nuova. Dopo il successo dell’anno scorso, domenica 18 settembre alle 18.00 nella Chiesa S.M. Nuova a Viterbo, torneranno le note antiche ed esotiche dell’ensemble turco IZMIR BAROK, con Musiche del palazzo d’Istanbul e Cantigas Sefarditas. Sempre nella Chiesa S.M. Nuova, per la prima volta al FBAS, il prestigioso ensemble MICROLOGUS venerdì 23 settembre alle 21.00 proporrà il programma Alla Festa Leggiadra: Ballate, Madrigali e Danze all’epoca del Decameron di Boccaccio con la voce di Patrizia Bovi. La stessa location, sabato 24 settembre alle 21.00 accoglierà (Ri)Cercando il canto: ricercari e canzoni intavolate di A. Antico, M. A. Cavazzoni, A. Valente, C. Merulo e G. Frescobaldi, interpretati al clavicembalo dalla concertista cilena di prestigio internazionale Catalina Vicens, direttrice del Museo di San Colombano di Bologna – una delle più prestigiose collezioni esistenti al mondo di strumenti antichi – e chiamata da un continente all’altro a suonare spinette, fortepiani e, appunto, clavicembali.

Agenzia DiRE www.dire.it

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