Secondo i russi è parzialmente rimessa in funzione. Oggi Di Maio in visita nella capitale.
L’impianto nucleare ucraino di Zaporizhzhia, il più grande d’Europa, si è disconnesso dalla rete elettrica nazionale “per la prima volta nella sua storia” a seguito di un incendio che ha messo fuori uso l’ultima rete di trasmissione rimasta operativa nella struttura. A comunicarlo sul suo canale Telegram è stata la società statale che si occupa della gestione delle centrali nucleari ucraine, la Energoatom.
Secondo la compagnia a provocare il danno sono state “le azioni degli invasori” russi. L’ultima rete di collegamento dell’impianto con la rete elettrica si è interrotta a causa di un incendio in un deposito di ceneri della centrale situato a poca distanza dalla struttura mentre le altre linee “erano già state danneggiate da bombardamenti russi”, sempre secondo Energoatom.
Il quotidiano ucraino Ukrainska Pravda ha riportato che sia la città di Energodar, dove si trova la centrale, sia altre località della regione Zaporizhzhia e dei dintorni sono rimaste tagliati fuori dalle rete elettrica, fra queste anche il porto di Mariupol, che si trova a circa 200 chilometri dall’impianto nucleare.
Quest’informazione è stata confermata dalle autorità russe, che hanno preso controllo dell’area nei mesi scorsi. Il capo dell’amministrazione militare-civile russa a capo della regione, Yevhen Balitsky, ha affermato che l’area di Zaporizhzhia è rimasta senza elettricità ma anche sostenuto che almeno una delle due unità di potenza della centrale nucleare è stata rimessa in funzione.
Secondo l’autorità russa, citata dall’agenzia Tass, i lavori per ripristinare l’alimentazione elettrica sono quindi in corso e l’energia elettrica sarebbe già stata ristabilita nelle città. Balitsky ha attribuito la colpa dell’incendio che ha provocato il distacco dalla rete della centrale a un attacco delle forze armate ucraine.
DI MAIO: CHI MINIMIZZA GUERRA È COMPLICE DEL MASSACRO
“Morte e crudeltà. Città distrutte, rase al suolo: questa è la verità. La guerra è vera, guardate queste immagini. Chi minimizza è complice del massacro”. Lo scrive dall’Ucraina il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi di Maio, oggi in visita nella capitale Kiev.
“Non potevamo ignorare il grido di dolore di un popolo coraggioso, che non ha rinunciato a difendersi e a difenderci”, prosegue, in un post su Facebook, il titolare della Farnesina. “Il nostro sostegno al popolo di Kiev, a questa ‘resistenza europea’, continua. Ed oggi sono qui in Ucraina per portare il sostegno del nostro Paese. Bisogna fermare immediatamente questa atroce guerra, dobbiamo ricercare con tutte le forze la pace”, conclude il ministro
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