NUOTO. EUROPEI RECORD, A ROMA L’ITALIA CHIUDE CON 67 MEDAGLIE.

UNA MEDIA DI 6 AL GIORNO, DOMINIO AZZURRO NEL CONTINENTE (DIRE) Roma, 22 ago. – Sessantasette, ed è davvero la Nazionale più forte di sempre. Giovane eppure matura, affamata (ancora), brillante, completa. Vincente, questo è chiaro. L’Italia delle discipline acquatiche chiude gli Europei di Roma con un bilancio di 67 medaglie: 24 ori, 24 argenti e 19 bronzi. Sessantasette, che diviso per undici giorni di gare fa una media di sei medaglie al giorno, un’esultanza incredibile e continua, un’onda azzurra che travolge l’estate tra cloro e acqua salata, vasche, mare e trampolini. Sessantasette, tanti trionfi da perderne quasi il conto mentre si canta l’inno e si esulta. E invece, facendo ordine, si può dividere in 35 metalli conquistati in vasca, 12 nell’artistico, altrettanti nei tuffi, 6 nelle acque libere e 2 nei tuffi dalle grandi altezze, al loro esordio continentale. E’ un Europeo record per l’Italia, prima nel medagliere con un abisso spalancato sulla prima inseguitrice, la Gran Bretagna, lontanissima a quota 27. E’ vero, a Roma non è venuta la Russia, ma da Europeo a Europeo, da Budapest 2020 (in realtà 2021, per il rinvio causa pandemia) a Roma 2022 la crescita è impressionante: in Ungheria le medaglie erano state 44. Quindici mesi dopo il dominio è certificato. L’Italia delle corsie mette in fila ori più di tutti, ben 13, trascinata dal mattatore Thomas Ceccon (6 medaglie, 4 ori e 2 argenti), seguito dalla tuffatrice Chiara Pellacani con 5 medaglie (2 ori, 1 argento e 2 bronzi), e poi Gregorio Paltrinieri e Giorgio Minisini, entrambi con quattro podi a testa, tutti d’oro per il nuotatore artistico e tre trionfi con un argento per SuperGreg.

“L’Italia ha conquistato medaglie in tutte le discipline: una bellissima immagine per tutto lo sport azzurro”, commenta a Europei finiti il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, che definisce “eccellente” il risultato ottenuto “davanti a un super pubblico e con una grande organizzazione”. Un successo di cui le società, piegate dalla pandemia e dalla crisi energetica, “avevano un enorme bisogno”. Tanto che secondo gli esperti del settore, l’effetto Roma “potrebbe portare in piscina a settembre 500mila persone”. Intanto sono stati oltre 55mila gli spettatori presenti per le gare di nuoto al Foro Italico e di nuoto in acque libere (a ingresso libero) a Ostia, con un incasso di circa un milione e centomila euro. Grandi numeri anche per gli ascolti tv, che hanno sempre registrato una media superiore al milione di telespettatori su Raidue: medaglia d’oro ‘speciale’ per Lorenzo Marsaglia, che ha fatto toccare la punta del 17,4% di share con la sua vittoria nella finale dal trampolino 3 metri e 1,2 milioni di audience. L’Italia del nuoto, insomma, luccica dentro e fuori dall’acqua.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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