175 uomini e donne con disabilità accolti: numeri&valori nel primo bilancio sociale del Piccolo Rifugio (com.stampa).

LA NOSTRA FORZA SONO LE PERSONE:

PRIMO BILANCIO SOCIALE

DELLA FONDAZIONE PICCOLO RIFUGIO

  • 175 donne e uomini con disabilità accolti, in aumento dell’8,6% dal 2016
  • di queste, 27 sono coinvolti in 6 distinti progetti speciali (Ponte della Priula, San Donà, Vittorio Veneto)
  • aumentate del 93% dal 2016 le persone coinvolte in progetti speciali: il più recente riguarda l’autonomia delle persone autistiche
  • 163 tra dipendenti e collaboratori (l’85% sono donne)
  • continuo apporto dei volontari, sempre presenti nella vita dei Piccoli Rifugi
  • 101.517 euro di erogazioni liberali raccolti, dato in risalita dopo il difficile 2020 del lockdown

Questi sopra elencati sono alcuni dei dati del primo bilancio sociale, relativo al 2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Culto e Religione Piccolo Rifugio Onlus, ente non profit che dal 1935 costruisce progetti di vita con persone con disabilità. La Fondazione gestisce il Piccolo Rifugio di San Donà di Piave (Ve), Ferentino (Fr), Ponte della Priula (Tv), VeronaVittorio Veneto (Tv) e la Domus Lucis di Trieste.

Il bilancio sociale è un’occasione per il Piccolo Rifugio di raccontare i suoi valori, tra i quali la promozione e la gestione di comunità famigliari nelle quali le persone disabili possono trovare “accoglienza, attenzione, assistenza, valorizzazione”, creando “in ogni casa un’atmosfera di famiglia, di conoscenza, di aiuto reciproco”; le sue attività ed i risultati conseguiti.

Il personale che opera nei Piccoli Rifugi è composto principalmente da operatori socio sanitari ed educatori, anche se vi è una particolare attenzione all’aspetto sanitario degli ospiti che, proprio come in tutte le “famiglie”, invecchiano e necessitano di sempre maggiore assistenza.

Questo primo bilancio sociale fotografa anche il protrarsi della pandemia da COVID – 19, siamo al secondo anno, e delle relative difficoltà di gestione. Il Piccolo Rifugio ed i suoi ospiti hanno sofferto del protrarsi delle restrizioni disposte dalle autorità sanitarie ed il personale molte volte ha dovuto affrontare carichi di lavoro extra e ad elevato stress per proteggere le persone con disabilità, se stessi e i propri familiari dal Coronavirus.

Sanificazione, igienizzazione, screening e formazione, anche oltre l’obbligatorio, intraprese dalla Fondazione hanno drenato risorse economiche e tempo alla quotidianità; l’adeguamento anti-Covid degli spazi dei Piccoli Rifugi richiede ulteriori investimenti a carico dell’ente nel presente e nel futuro prossimo.

La crisi pandemica – spiega il presidente della Fondazione Piccolo Rifugio Luigi Casagrande– ha prodotto effetti negativi anche sul piano economico, per la prima volta negli ultimi 6 anni il bilancio della Fondazione chiude in rosso; complice però anche il forte aumento del costo dell’energia (energia elettrica, gas, carburanti) con pesanti e generalizzate ripercussioni sui prezzi dei beni di consumo e dei servizi, che ha colpito il Piccolo Rifugio come le famiglie, le aziende e l’intero sistema Italia”.

Da questo bilancio – continua Casagrande – però emerge anche la necessità di rivolgere un sentito grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto, in particolare ai volontari che hanno partecipato alla vita del Piccolo Rifugio, chi svolgendo attività a sostegno degli operatori e chi da ‘remoto’. facendo sentire la loro quotidiana presenza, e a tutti coloro che hanno contribuito con delle erogazioni liberali o con dei lasciti: il loro contributo è stato destinato al benessere delle persone con disabilità”.

Un grazie – conclude – va rivolto anche a tutte quelle persone che nelle Istituzioni stanno lavorando per agevolare gli Enti del privato sociale che prestano i propri servizi nel mondo della disabilità, consentendo, nonostante le difficoltà, di guardare al futuro con maggiore fiducia”.

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