SALUTE. MEDICI BASE, SPERANZA: CON DRAGHI RIFORMA QUASI PRONTA.

PUNTO DEBOLE: DISTANZA TRA LAVORO E RESTO DEL SSN IN ALCUNI CASI (DIRE) Roma, 21 ago. – Pochi giovani decidono di intraprendere la professione. Come si può rimodulare la figura del medico di base? “La figura del medico di famiglia è essenziale e irrinunciabile nel nostro Sistema sanitario nazionale. Nell’ultimo discorso in Parlamento, Draghi aveva annunciato una riforma, che sarebbe arrivata di lì a poche settimane, per valorizzare questa figura di prossimità essenziale. Sono oltre 40mila i medici di base. Noi abbiamo provato a intervenire in un punto specifico di debolezza: tra il lavoro del medico di medicina generale e il resto del Sistema sanitario nazionale c’è troppa separatezza in alcuni casi. Su questo punto c’era già stato un confronto con i sindacati, l’Ordine e le Regioni. Mi auguro che qualsiasi governo arriverà dopo potrà portare avanti questa riforma che è importante”. Lo dice Roberto Speranza, ministro della Salute, chiarisce la differenza al Talk ‘Il cambiamento possibile. La Sanità oltre il Covid’, al meeting di Rimini. Speranza poi punta l’attenzione sulle borse di specializzazione perché è stato affrontato il tema dell’imbuto formativo: i giovani laureati in Medicina rimasti senza borsa di specializzazione, che non potevano lavorare nel Sistema sanitario nazionale. “L’anno scorso sono state portate a 17.400 le borse- ricorda il ministro- il triplo di 3 anni fa e il doppio di due anni fa. Non esiste più l’imbuto formativo, che era uno spreco enorme”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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