[TITOLI CALDI] Azioni D’Amico: le dimensioni non contano.

Le evochiamo da un po’, quindi era inevitabile farci un articolo su misura: oggi si parla di azioni D’Amico.

Partiamo con la doverosa precisazione che stiamo (ovviamente) parlando di una penny stock: la situazione patrimoniale non è delle migliori e la redditività è pressoché nulla, oltre al fatto che l’azione è illiquida. Dati fondamentali insomma abbastanza negativi, MA c’è un ma dettato dal fatto che qualcosa si sta evidentemente muovendo.
Intanto, come vediamo dal grafico, nel giro di 4 mesi si è verificato un bellissimo rialzo a tripla cifra del +141,7%.
Il grafico ci mostra poi un triangolo perfetto pronto a scoppiare, accompagnato dalla rottura dei massimi relativi precedenti. I bassi volumi possono spaventare e sicuramente impongono cautela, ma c’è da dire che si sono comunque nettamente rialzati rispetto a sei mesi fa e che stanno fermentando, non sono morti.
Altra nota dolente, il fair price lontano; con una significativa sopravvalutazione che ci dà sempre un segnale d’allarme.

Considerando però che il rialzo esiste (e lo dimostra anche il grafico complessivo, il nostro solito passo indietro che ci indica che dopo un lunghissimo grande freddo qualcosa si sta lentamente sgelando) e che il triangolo non solo è da manuale, ma si trova anche leggermente sotto il massimo relativo precedente, possiamo dire che azioni D’Amico possono comunque interessare e stuzzicare la curiosità di quegli investitori che non disdegnano a priori le penny stock, piccole azioni che possono però regalare qualche sorpresa.
In più, nonostante non ci interessa prendere in giro nessuno paventando un’azione spettacolare, c’è da dire che gli ultimi risultati non sono andati affatto male. La società ha chiuso i primi sei mesi dell’anno in corso con ricavi totali per oltre 175 milioni di euro, in crescita del +43,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e l’Ebitda è raddoppiato saltando da 33 a 66 milioni di dollari.
Niente di eclatante, è vero, ma rispetto al passato, quando ha segnato in negativo per vari anni consecutivi, è già qualcosa.

CONCLUSIONE: I SEGNALI D’ALLARME CI SONO, MA CI SONO ANCHE INDICATORI CHE ANTICIPANO UN POSSIBILE BOTTO ALLINSU’. PER IL MOMENTO SEMPLICEMENTE LA METTIAMO TRA LE SEGNALAZIONI PER I CONTROVALORI SCAMBIATI IRRISORI, POI SI VEDRA’

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