NUOTO. PALTRINIERI DOMINA IL MARE E PRENOTA L’EN PLEIN: MIO FUTURO QUI.

L’ABBRACCIO DELLA FOLLA  A OSTIA, I BACI CON LA FIDANZATA FIAMINGO (DIRE) Roma, 20 ago. – Il primo abbraccio è con un bambino che gli corre incontro. Perché è anche così che i supereroi fanno sognare, uscendo dal mare dopo l’ennesima impresa, in mezzo alla gente e regalando sorrisi pur nella “faticaccia e con dolori allucinanti”. Gregorio Paltrinieri c’è. Risponde con l’oro alla prima chiamata del mare, dominato dal re del nuoto azzurro che per giorni aveva osservato pensieroso le onde e la burrasca di Ostia, il mare dove è cresciuto negli anni di allenamento vissuti poche decine di metri più in là, nel Centro federale in cui si è trasferito da adolescente. Ha scongiurato quel blu livido di fargli gustare le sue gare, e oggi la sua vittoria. Domani potrebbe essere en plein, come agli Europei di Budapest 2020, quando furono tre ori. “Pregavo che si potesse gareggiare perché sarebbe stato un peccato, dopo una stagione intera ad allenarsi, andare via senza nuotare”. E c’è stato anche il bagno di folla, con la gente a tifare tra gli ombrelloni e con i piedi in acqua, a cercare dalla spiaggia di individuare quel puntino là davanti, al largo, ma indiscutibilmente lui. In testa. Poi il tocco a certificare l’oro e l’arrivo sul bagnasciuga, dove ad attenderlo c’è anche il bacio dolce della fidanzata, la campionessa azzurra di scherma Rossella Fiamingo, che per tutta la gara ha tifato accanto al papà di Greg. Cinque km che Paltrinieri nuota sempre da leader, partendo subito forte e cercando di lasciare dietro anche quel mastino di Domenico Acerenza, di gara in gara sempre più insidioso. A dimostrazione che non è una passeggiata nemmeno senza i rivali storici Wellbrock e Romanchuk. ‘Mimmo’ a Budapest, nella doppietta iridata dei 10 km, gli solleticava i piedi, oggi le caviglie gliele ha proprio morse tentando il sorpasso dopo averlo coperto dai francesi. “L’ultimo giro si è alzato il mare e un paio di volte ho sbagliato direzione- racconta Greg- Mimmo ci sta provando in tutti i modi a superarmi. Io ero arrivato cotto dopo una gara tutta in testa in solitaria e ho cercato di difendere la posizione, anche tagliandogli la strada… ma bisogna fare così per vincere”, dice con un sorriso.
C’è ancora l’adrenalina della vittoria. Greg prima della premiazione – l’inno in spiaggia ha il suo fascino – si ferma per recuperare e mangia tutto quello che gli capita sottomano: panini, pizzette, dolci con la crema, bibite energetiche. Lo sforzo è quello che è. “Una faticaccia, ho dei dolori allucinanti e domani sarà anche peggio”, prima con la 10 km e poi con la staffetta 6 km in un unico giorno, compresse per salvare il programma in acque libere dopo il maltempo dei giorni scorsi. “Ma è bello, bellissimo. E ho spinto tanto con gli organizzatori per convincerli a far disputare anche la staffetta. Ho detto ‘dobbiamo gareggiare, anche di notte, non mi importa. Ma dobbiamo nuotare”. Greg è stanco ma non sta più nella pelle. Non poteva accettare di perdere l’occasione delle gare nel suo mare. Si espone, una volta di più. “Il futuro è qua per me, nelle acque libere. Queste sono le gare che sento di più. Ostia per me è familiare: ci ho nuotato tanto per anni, l’ho fatto anche durante la quarantena, e riconosco le sensazioni e ho dei punti di riferimento. E’ stato bellissimo”. Gregorio vince in 52’13″5 con sette decimi di vantaggio su Acerenza e lascia i francesi Logane Fontaine e Marc Antoine Olivier a sgomitare per il bronzo: in un primo momento sembra spuntarla Fontaine, il più giovane dei due, che arriva da dietro, ma da un controllo successivo risulta chiaro che a toccare prima sia stato Olivier in 52’20″8. Si prendono quel che resta, là davanti non ce n’è per nessuno. Appuntamento a domani con il mare più azzurro che mai.
Agenzia DiRE  www.dire.it
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