COVID. BASSETTI: ASPIRINA RIDUCE MORTALITÀ, LO CONFERMA STUDIO INGLESE.
Ho sempre e solo usato l’aspirina- ricorda inoltre- e questo lo testimoniano le centinaia di pazienti che ho curato, nelle forme domiciliari. Ma anche il primo Protocollo di Remuzzi prevedeva l’utilizzo dell’acido acetilsalicilico, che noi chiamiamo aspirina. Lo studio inglese non fa altro che confermare come sull’uso dell’aspirina nelle sue forme medio-lievi le intuizioni di alcuni di noi fossero corrette”. L’uso dell’aspirina va bene anche per quanti hanno problemi cardiaci? “Stiamo parlando di una terapia fatta per tre giorni- risponde- e nessuno sta dicendo di assumerla, ad esempio, per settimane o per mesi. Una terapia fatta per tre giorni non dà alcun problema. Il periodo è talmente breve che non c’è tempo di avere problemi o effetti collaterali”. “Certo- tiene a sottolineare Bassetti- l’aspirina, come tutti i farmaci antinfiammatori non cortisonici, i cosiddetti ‘Fans’, può avere effetti collaterali, come problemi gastrontestinali, rischio di ulcere o gastriti. Ma, ripeto, stiamo parlando di una terapia talmente breve che, probabilmente, non è in grado di inscenare gravi effetti collaterali. Bisogna in tutti i casi evitare di avere terapie molto lunghe”. “È chiaro- conclude- che se curo un paziente con una gastrite e con grossi problemi di tipo gastroenterico, è meglio che prenda l’aspirina dopo aver assunto un protettore gastrico”.
Agenzia DiRE www.dire.it