A Ferragosto la lirica si prende la spiaggia della Riviera per reinterpretare il rock.

L’artista ravennate Raffaello Bellavista proporrà il suo repertorio in uno stabilimento balneare di Pinarella di Cervia nella serata del 14 agosto.

RAVENNA – La musica lirica indossa il costume da bagno e va alla conquista del pubblico da spiaggia con l’artista ravennate Raffaello Bellavista. Che, da Brisighella, punta a rompere schemi e convenzioni con lo slogan: “Abbasso la musica radical-snob, la lirica si può cantare anche in spiaggia”. Così, nella serata del 14 agosto proporrà il suo repertorio in uno stabilimento balneare di Pinarella di Cervia. Al ristorante lounge-bar La Terrazza, spiaggia 95 sopra lo storico bagno Anna, non ci si deve però aspettare un concerto con arie d’opera su basi orchestrali.

Bellavista, tra i classici italiani Volare e O sole mio, proporrà infatti soprattutto le sue rivisitazioni in chiave lirica di brani rock come Enjoy the Silence dei Depeche Mode o pezzi dei Nirvana. “In questo repertorio, un po’ desueto per un profilo come il mio – spiega l’artista – c’è anche un messaggio che reputo importante, ovvero che un cantante lirico non deve, per forza, cimentarsi nel Don Giovanni di Mozart, ma può mettere a disposizione la sua tecnica vocale anche per repertori decisamente più contemporanei“.

La pensa così Bellavista, pianista, compositore e cantante lirico emergente, che, sfidando la scomunica degli intellettuali, ha cantato Heroes di David Bowie in Vaticano: “Il più grande peccato dell’artista contemporaneo è il pensiero radical-snob, genuflettersi all’idea dominante secondo cui la musica, per avere dignità, deve essere fruita negli spazi selettivi di un teatro, di un conservatorio o di un’accademia”.
Così si deriva in un “revisionismo storico sbagliato perché già ai tempi di Mozart e Beethoven i teatri erano spazi conviviali in cui si mangiava, si chiacchierava e ci si divertiva. Insomma, luoghi lontani anni luce dai teatri di oggi”.

Bellavista è un artista alla costante ricerca di contaminazioni, di sperimentazioni innovative, a volte musicalmente quasi blasfeme. Ecco perché, domenica 14 agosto, anziché esibirsi in qualche ampollosa accademia, abbandonerà per un momento i tre sonetti della Traviata e terrà un concerto pop-rock. “Troppe volte – aggiunge – il mondo lirico, arroccato nei suoi eremi ideologici, si lamenta perché i mass-media danno poco spazio alla cosiddetta musica colta“. Tuttavia, mette in luce, “la maggior parte dei teatri italiani sono mezzi vuoti” e con sempre meno giovani”: la lirica dunque non deve isolarsi ma essere “portatrice di un messaggio di convivialità e di condivisione”. Da qui “un nuovo modello concettuale di spettacolo che, pur incardinato su basi accademiche solide, prova a coinvolgere il pubblico in maniera più accattivante e divertente”. Lo stesso format sperimentato anche in Sala Verdi a Milano, il luogo accademico per eccellenza.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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