Quanto conta il tempo con il papà?

“È stato breve, ma bellissimo.
Sono due anni che io e papà non ci divertiamo insieme.
Stare con lui mi fa sentire di nuovo felice.”

C. 8 anni

“Oggi siamo stati benissimo. Siamo stati all’aperto e tutti e tre abbiamo vissuto serenamente la normalità”
Una mamma
“Non vedevo i miei figli da 28 mesi.
E non c’è niente di più bello che giocare con i miei figli.
La lontananza dei figli fa molto male e non nascondo che in cella si piange anche.”
Un papà detenuto

“Papà ti sto aspettando fuori!”.
M. 6 anni

le parole che hai appena letto qui sopra pensiamo rispondano alla domanda: ”Quanto conta il tempo con il papà?” soprattutto quando il papà – o la mamma – sono in carcere.

Nei mesi di giugno e luglio sono stati oltre 4100 i bambini a vivere le stesse emozioni di C. grazie all’iniziativa di Bambinisenzasbarre “La Partita con papà”, realizzata in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, nell’ambito della annuale campagna europea “Non un mio crimine ma una mia condanna” del network COPE (Children of Prisoners Europe) in Italia “Carceri aperte”.

80 “Partite con papà”, 2 “Partite con mamma” e 76 istituti penitenziari che hanno aderito all’iniziativa, da nord a sud.
Le emozioni provate sono state uniche e rimarranno nella memoria di ciascuna famiglia, papà, mamma e di ogni bambino.

“Papà ti racconto – Laboratorio di disegno per bambini con genitore detenuto”

“Papà ti racconto” è il progetto di Bambinisenzasbarre realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia, Presidenza del Consiglio dei ministri. L’intervento, rivolto ai bambini che entrano in carcere per incontrare il proprio papà, si è svolto all’interno degli istituti penitenziari milanesi di  Bollate, Opera e San Vittore e in quelli lombardi di Brescia, Bergamo, Monza, Pavia e Voghera.

I laboratori sono stati rivolti ai bambini, nel momento dell’attesa del colloquio, e a bambini e padri detenuti, che hanno avuto la possibilità di trascorrere del tempo esclusivo con i propri figli utilizzando il disegno come strumento di comunicazione e di costruzione della relazione genitoriale. Un tempo prezioso dopo due anni di difficoltà di ingresso dei minorenni negli istituti dovute alla pandemia.

Il progetto ha raggiunto oltre 600 persone tra adulti detenuti e bambini di età compresa tra i 2 e i 16 anni e rappresenta un modello in previsione di un’espansione dell’intervento a livello nazionale.

Al termine del progetto è stata realizzata un’esposizione diffusa dei lavori creati da bambini e ragazzi negli istituti coinvolti. La mostra, particolarmente apprezzata dai bambini, dai genitori e dagli operatori penitenziari, agenti e educatori, è stata realizzata per valorizzare le opere prodotte e sensibilizzare anche gli operatori della polizia penitenziaria alla presenza dei bambini nelle carceri.

Leggi tutto l’articolo sul progetto e la mostra finale

Hai ancora tempo per scegliere di destinare il tuo 5×1000 a Bambinisenzasbarre e sostenere i diritti dei 100.000 bambini con genitori detenuti.

Nella tua dichiarazione dei redditi, firma e scrivi il codice fiscale
973 174 30 151 di Bambinisenzasbarre

Associazione Bambinisenzasbarre Onlus
Via Mameli 31 – 20129 Milano
Tel. +39 (0) 2-711-998
comunicazione@bambinisenzasbarre.org
C.F. 97317430151 – P. IVA 04337620969
(lettori 196 in totale)

Potrebbero interessarti anche...