Elezioni, il Pd apre a Azione e Iv: “Alleanza senza veti”. Calenda: “Vediamoci e chiudiamo”.

Pd: “Ogni divisione oggi rappresenterebbe un regalo alla destra che l’Italia non può permettersi”.

ROMA – Botta e risposta tra Enrico Letta e Carlo Calenda dopo la lettera inviata dai vertici di Azione Più Europa con le loro richieste al leader del Partito democratico. Il Pd riapre l’alleanza sia con Azione-Più Europa che con Italia Viva: questa la decisione approvata al termine della segreteria nazionale del Pd allargata ai vertici istituzionali e del partito.

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“In queste ore si stanno determinando decisioni fondamentali per la definizione dell’alleanza che sfiderà la destra sovranista alle prossime elezioni politiche- dichiara il Partito Democratico-. A nessuno sfugge che la posta in palio è altissima, per i destini del nostro Paese e dell’Europa. Per questo il Partito Democratico fa appello a tutte le forze politiche con cui, dopo le dimissioni del governo Draghi, si è lavorato per fare nascere un campo di forze democratiche e civiche: si proceda, senza veti reciproci, a costruire un’alleanza che prosegua nel forte impegno europeista che l’esecutivo guidato da Draghi ha saputo interpretare e che sia in grado di dare all’Italia un governo capace di consolidare la crescita, combattere le diseguaglianze e affrontare con credibilità l’emergenza economica, sociale e ambientale e la difficile situazione internazionale”.

Il Pd conclude: “Noi siamo impegnati a far prevalere lo spirito unitario perché crediamo che, per essere vincenti in questa situazione, sia assolutamente necessario valorizzare quel che unisce e non quel che divide. Ogni divisione oggi rappresenterebbe un regalo alla destra che l’Italia non può permettersi”.

LA RISPOSTA DI CALENDA

L’appello della segreteria del PD non rappresenta una risposta ai temi politici che abbiamo posto ieri al segretario Letta. Risulta poco credibile, peraltro, il riferimento a una alleanza nel solco di Draghi mentre si mantiene come prioritario l’accordo con forze che sono state sempre all’opposizione del governo Draghi. Vedremo se una risposta ci sarà e quale sarà. Restiamo in attesa”, affermano i segretari di Azione e +Europa, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova.

Enrico Letta sei troppo intelligente per considerare questo appello una risposta. Vediamoci oggi con Più Europa e chiudiamo in un senso o nell’altro. Così ci facciamo male tutti. A dopo”, aggiunge Carlo Calenda, rispondendo su Facebook a Letta.

 

LETTA A CALENDA: “OK INCONTRO MA NON TRADIRE STRETTA DI MANO

Sono disponibilissimo a incontrare Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova. Ma senza preclusioni e veti. E con lo spirito giusto: guardarsi negli occhi, fare i giusti accordi, senza sportellate”, dice il segretario del Pd Enrico Letta. Che aggiunge: “Patti chiari e amicizia lunga. E che valga la stretta di mano. Io e Calenda tre giorni fa ci siamo stretti la mano e ci siamo messi d’accordo su una strada, ma se tutto salta tre giorni dopo, vuol dire che non serve a niente”.

LETTA: “VOGLIO INTESA CON AZIONE-PIU’ EUROPA”

Da parte mia c’è la volontà di trovare un’intesa. Io sono per un accordo elettorale che consenta di essere alternativa vincente alla destra”, aggiunge Enrico Letta.

LETTA: “NO A PRESE IN GIRO SU DIVERSE ANIME CENTROSINISTRA”

Il Pd “crede fortemente nello spirito di coalizione dando rappresentanza a tutti i soggetti, a tutte le anime che sono all’interno della coalizione. Questa nostra responsabilità non va dileggiata. È un grande valore e se non ci fosse il Pd a fare questo, sarebbe complicato trovare alleati che consentano di fare alternativa alla destra”, spiega segretario del Pd, parlando ai sindaci del Pd.
“Dare diritto di tribuna alle diverse anime del centrosinistra non è un tema di dileggio o su cui prenderci in giro”, aggiunge Letta. Il segretario dem non lo cita ma Carlo Calenda in un’intervista al Corriere ha detto che con la coalizione disegnata dal Pd “ci ridono dietro”.

CALENDA A LETTA: “PATTI CHIARISSIMI, NO FRATOIANNI, BONELLI E DI MAIO IN UNINOMINALI

I patti sono chiarissimi. No Bonelli, Fratoianni che sono contro Draghi negli uninominali, no Di Maio negli uninominali. Già accettarli in coalizione per noi è problematico ma ti siamo venuti in contro. D’altro canto ci impegnamo a non candidare negli uninominali personalità divisive per il centro sinistra. Sui temi: agenda Draghi, non tasse e bonus. Risposte nette su rigassificatori e modifica RDC. Queste cose le hai sul tavolo da giorni. Legittimo dire “non riesco” ma chiudiamo questa partita”, la replica del leader di Azione.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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