Fiuggi: Trivigliano, muri a secco, patrimonio dell’umanità.

Il muro a secco è un particolare tipo di muro costruito con blocchi di pietra opportunamente disposti e assemblati, senza uso di leganti o malte di alcun genere.

Nel 2018 è stato inserito nel patrimonio dell’umanità dall’UNESCO

Nel successivo video, al minuto 4:10 è visibile l’intervento praticato a ridosso dello stesso muro a secco presente nel territorio del Comune di Trivigliano all’interno dell’Area Naturale Protetta.

Tutt’ora, pur se nella giornata di ieri, 25 luglio 2022 sia stato inaugurato in versione Faraonica il tanto atteso e desiderato nuovo tratto di pista ciclo pedonale, la situazione del muro a secco, rimane la stessa.

Essendo questo tratto di pista ciclo pedonale all’interno dell’Area Protetta Riserva Naturale del Lago di Canterno, già di per se, l’intervento è stato una vera e propria forzatura all’habitat naturale, e che porterà ingenti squilibri, oltre a quelli già apportati alla Biodiversità di questo luogo.

Questa opera muraria a secco, è la testimonianza di tradizioni culturali del passato.

La realizzazione di questa opera è stata effettuata per ampio merito del Consigliere Regionale del Lazio, Sara Battisti, che, come da dichiarazioni dello stesso Consigliere, dal web si può leggere quanto segue : 𝗜𝗡𝗔𝗨𝗚𝗨𝗥𝗔𝗧𝗔 𝗟𝗔 𝗣𝗜𝗦𝗧𝗔 𝗖𝗜𝗖𝗟𝗔𝗕𝗜𝗟𝗘 𝗗𝗘𝗟 𝗟𝗔𝗚𝗢 𝗗𝗜 𝗖𝗔𝗡𝗧𝗘𝗥𝗡𝗢!

 
 

Nel documento a seguire la delibera dell’Ente Parco per le spese di sola l’inaugurazione.

Come potrete notare dal post pubblico presente su Facebook, parole come: Tutela Ambientale, Biodiversità, ecc…. sembrerebbero proprio essere disconosciute dal Consigliere Regionale del Lazio, come dicasi anche per tutte le altre figure politiche presenti e per lo stesso presidente dell’Ente Regionale “Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi”.

Ente che, in quanto gestore di questa riserva, dovrebbe svolgere funzioni e azioni concedendo priorità alla protezione Ambientale dell’area naturale protetta, e, effettuare tutte quelle opere di valorizzazione socio economica, sempre nel

DOVUTO RISPETTO DELL’AMBIENTE.

Provate ad immaginare a quante sollecitazioni scaturite dall’utilizzo di queste attrezzature meccaniche è stato sottoposto la testimonianza del muro a secco, e a quali decibel sonori, l’avifauna in periodo di riproduzione!

 
 
 
 
 

Pertanto, l’associazione FARE VERDE esprime il massimo dissenso per come questa opera è stata realizzata. Naturalmente, questo non significa che il danno ambientale arrecato all’area protetta debba continuare ad avanzare e non possa essere corretto.

 

Di seguito, ulteriori foto che rappresentano la tipologia dell’intervento effettuato in contraddizione delle buone pratiche ambientali.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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