(DIRE) Roma, 23 lug. – “Il completamento delle opere di protezione della costa da Foce Verde a Capoportiere, da realizzare mediante pennelli rocciosi e scogliere, approvato nell’aprile scorso dalla Giunta Municipale di Latina, è un progetto che ha omesso di valutare le conseguenze di un precedente intervento, eseguito con le stesse modalità (pennelli e scogliere) in un tratto di litorale a Foce Verde e che ha prodotto, oltre a ingenti danni alle strutture per la balneazione fino a Torre Paola, la devastazione delle spiagge e delle dune del Parco Nazionale del Circeo”. È quanto si legge in una nota del Wwf litorale laziale. “Sono avvenuti vistosi crolli nella duna, si sono formati fronti di erosione di altezza mai riscontrata in precedenza e conseguente asportazione di vegetazione della macchia mediterranea. Progettare un nuovo intervento con le stesse modalità- prosegue la nota- in continuazione delle precedenti opere fino al confine del Parco, ignorando del tutto la distruttiva esperienza pregressa, sembra prefigurare uno scarso senso di responsabilità. Il precedente intervento di Foce Verde costituisce infatti un modello sperimentale ‘in campo’, altamente dimostrativo, una prova provata di quanto avverrà con assoluta certezza nella costa fino al promontorio Circeo, ove il progetto in questione dovesse essere realizzato”. Secondo Franca Maragoni, vicepresidente del Wwf litorale laziale,“in questo contesto, allora, l’istituzione da parte del Consiglio provinciale della cabina di regia provinciale dei comuni costieri (con l’obiettivo principale di adottare una strategia di difesa delle coste marine mediante progetti integrati basati su valutazioni ambientali su ‘area vasta’), costituisce una garanzia per tutti i Comuni costieri affinché si ponga fine alla realizzazione di singoli progetti, generalmente basati su tecnologie universalmente considerate dannose, che hanno risolto il problema del recupero delle spiagge laddove è stato operato l’intervento, ma hanno prodotto devastanti erosioni negli arenili adiacenti anche su elevate distanze”.
La nota prosegue spiegando che “non vi è dubbio che la cabina di regia dovrà esaminare in via prioritaria il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il completamento delle opere di protezione della costa da Foce Verde a Capoportiere, da realizzare mediante pennelli rocciosi e scogliere, approvato nell’aprile scorso dalla Giunta Municipale di Latina. La cabina di regia dovrà contrastare ogni eventuale tentativo di limitare le valutazioni ambientali al solo tratto di costa in cui sarà eseguito il nuovo intervento di ripascimento rigido. Tale tratto confina con le dune del Parco Nazionale del Circeo, che costituiscono il sito natura 2000:IT6040018, per cui va applicata la direttiva 92/43/cee Habitat che prescrive, per qualsiasi progetto che possa avere incidenze significative sul sito, una valutazione di incidenza. ‘Alla luce delle conclusioni della valutazione dell’incidenza sul sito le autorità nazionali competenti danno il loro accordo su tale progetto soltanto dopo aver avuto la certezza che esso non pregiudicherà l’integrità del sito in causa’”. E ancora: “Va fatto rilevare infine che il progetto approvato dal Comune di Latina è incompleto. Come si evince dallo stesso elaborato, non sono state effettuate ‘indagini batimetriche, sedimentologiche e geognostiche’ né ‘una modellazione matematico marittima che comprenda tutta la sub unità fisiografica mediante modelli marittimi di comprovata validità scientifica’. Una ammessa omissione- conclude il Wwf- che dimostra lo scarso rigore tecnico-scientifico con cui si è proceduto a progettare un opera (universalmente considerata dannosa) in un arco di costa che presenta gravissimi problemi di stabilità”.
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