Con la caduta di Draghi 500.000 posti a rischio e spesa fino a 650 euro in più a famiglia.

Dichiarazione del Prof Mario Draghi al termine del colloqui con il Presidente Sergio Mattarella,al Quirinale.(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Secondo uno studio se non verranno individuati dei correttivi, la crisi di governo inciderà in modo negativo sulle famiglie.

ROMA – “La caduta del governo Draghi impatterà negativamente sia sulle famiglie che le aziende. Saranno loro a fare le spese di una crisi scellerata e inopportuna”. Lo dichiara Sandro Susini, fondatore di Susini Group S.t.P., studio di Firenze specializzato in consulenza del lavoro. Secondo una ricerca dello Studio Susini, se non verranno individuati dei correttivi, la crisi di governo inciderà in modo negativo sulle famiglie apportando un aumento della spesa annua pari a circa 650,00 euro. Molte aziende, invece, si troveranno a far fronte ad un ulteriore rincaro energetico che metterebbe a serio rischio il corretto svolgimento delle loro attività. Le imprese metalmeccaniche (compreso l’automotive), lavanderie, trasporto, petrolifere, abbigliamento, cemento e ceramica, metallurgiche, legno e carta sarebbero le più colpite mettendo a rischio oltre 500 mila posti di lavoro. Il ricorso agli ammortizzatori sociali da parte di tali aziende sarebbe d’obbligo e si stima che possa incidere negativamente nelle casse dell’INPS per oltre 1.000.000.000 di euro per un totale di quasi 180 milioni di ore usufruite e autorizzate.

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“E pensare che il politico- commenta Sandro Susini- dovrebbe svolgere un’attività di fondamentale importanza per la società: governarla nel migliore dei modi assumendosi grandi responsabilità. È chiaro che questa volta non ci sono riusciti andando contro gli interessi del Paese. L’uscita dal campo di un personaggio come il presidente del Consiglio Draghi, ben voluto e considerato nelle stanze del Parlamento Europeo, rischia di far cadere l’Italia in una profonda crisi: incrementi dello spread, flessione dei rendimenti dei titoli italiani, inflazione galoppante, caro carburanti ed energia e aumento del costo dei mutui. Il governo che resterà in carica fino al 24 settembre- continua Susini – gestirà esclusivamente gli affari correnti e, pertanto, possiamo ‘salutare’ i futuri provvedimenti che avrebbero riguardato il taglio dei costi delle bollette ai meno abbienti, la proroga dello sconto di 30 centesimi sulle accise della benzina (attualmente in vigore fino al 21 agosto), e l’atteso taglio del cuneo fiscale”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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