UNIPOL – CRISI ENERGETICA: 1 ROMANO SU 2 È PREOCCUPATO PER IL PAGAMENTO DELLE BOLLETTE.
Pronto però a rinunciare all’aria condizionata appena il 30% dei romani.
È quanto emerge da una ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, sulle preoccupazioni legate alla crisi energetica, che rivela inoltre come:
- Il 91% dei romani si dice già attivo o intenzionato ad adottare comportamenti virtuosi di risparmio energetico
- Tuttavia, solo 2 di questi superano il 50% di dichiarazioni d’intenti: il risparmio di acqua calda (62%) e l’avvio di lavatrici/lavastoviglie solo a pieno carico (59%).
- Difficile contenere i costi per gli spostamenti: oggi per il 73% dei romani il mezzo quotidiano resta l’auto
- Solo il 23% è disposto a ridurre l’uso dell’auto
- Solo il 9% utilizza la bicicletta: è il dato più basso d’Italia
- In caso di cambio dell’auto, plug-in (28%) e full-electric (17%) le opzioni preferite
Roma, 18 luglio 2022
La nuova ricerca[1] di Changes Unipol, realizzata ed elaborata da Ipsos, ha esaminato come si stanno modificando comportamenti e attitudini dei romani nella quotidianità dell’attuale scenario di crisi energetica ed ha misurato le loro preoccupazioni nel contesto della crisi bellica in Ucraina, alla luce delle difficoltà negli approvvigionamenti di energia e dei rincari dei prezzi.
Il 91% dei cittadini romani si dice già attivo o intenzionato ad adottare comportamenti virtuosi di risparmio energetico
La ricerca rileva come 9 romani su 10 (il 91%) hanno già messo in atto, o comunque prevedono di farlo, comportamenti personali virtuosi, mirati al risparmio energetico e alla salvaguardia dell’ambiente.
In realtà però, analizzando i singoli comportamenti, anche piccole accortezze che richiedono uno sforzo minimo sono ancora lontane dalla piena diffusione: non lasciar correre acqua calda inutilmente è il comportamento più diffuso, adottato dal 62% dei capitolini, seguito dall’azionare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico (59%), dallo scegliere elettrodomestici a basso consumo e dal sostituire le vecchie lampadine con quelle a led (entrambe al 49%).
Quando si parla invece di comfort climatico i romani sono meno inclini al compromesso: meno di 1 romano su 2 (il 46%) è disposto a ridurre la temperatura dei termosifoni d’inverno (media italiana al 44%), mentre solo il 30% a rinunciare o a ridurre l’uso del condizionatore d’estate.
La mobilità resta, invece, per i capitolini un tema delicato da affrontare. Solo il 23% degli intervistati si dice disposto, ad oggi, a ridurre i viaggi in auto ed utilizzare maggiormente i mezzi pubblici. Si tratta del dato più basso nazionale (media 27%). Ben il 73% dei romani utilizza la propria auto per gli spostamenti quotidiani, appena l’1% utilizza il car sharing. Il 31% si muove a piedi (per spostamenti di almeno un chilometro), mentre il 30% utilizza i mezzi pubblici. Solo il 9% utilizza invece la propria bicicletta: è il dato più basso tra le maggiori città italiane.
Nei prossimi sei mesi questo quadro potrebbe però mutare: coloro che prevedono di utilizzare l’auto calano al 59% (dal 73%), mentre si incrementa di 9 punti percentuali l’utilizzo del car sharing (al 10%). Scende invece la percentuale di coloro che hanno intenzione di utilizzare i mezzi pubblici (25%), ed aumenta il numero di coloro che invece si muoveranno a piedi, al 38%. Incrementa di appena 3 punti percentuali l’utilizzo della propria bicicletta (12%).
Nuova auto per ridurre i consumi: dai romani poca propensione al cambiamento ma, nel caso, la scelta ricadrebbe sull’ibrida plug-in
Una possibile soluzione per calmierare le spese dovute ai costi del carburante e, al contempo, dare una mano all’ambiente, è quella del cambio dell’auto. Tuttavia, solo il 23% dei romani prevede di cambiarla entro i prossimi due anni, il 39% è indeciso ed il 38% non intende farlo.
Nel caso, la scelta ricadrebbe su un’auto ibrida plug-in: scelta indicata dal 28% dei romani. Segue l’auto full-electric al 17%, quindi il diesel all’11%, preferito alla motorizzazione benzina che si ferma al 9%, al pari del GPL. Tra le motorizzazioni elettrificate, stenta invece l’ibrido, al 6%.
Il conflitto tra Russia-Ucraina e la crisi energetica: il 53% dei romani teme di avere difficoltà nel pagare le bollette
La crisi energetica e il conflitto tra Russia e Ucraina rappresentano per i romani una fonte di preoccupazione sia per quanto riguarda l’economia domestica, sia in tema di politica energetica del Paese.
Parlando di spese quotidiane, il 53% dei romani teme di avere difficoltà nel pagare le bollette di acqua, luce, gas e telefono. Preoccupa anche l’incapacità di sostenere una spesa imprevista (48%), seguita dal timore delle spese dentistiche (38%).
A livello più generale, invece, Il 31% degli intervistati ha indicato la continua dipendenza dalle importazioni di energia dall’estero come prima preoccupazione, seguita dal ricorso all’energia nucleare al 22%, quindi dal rischio di non dare priorità alla transizione energetica e all’approvvigionamento da fonti rinnovabili al 21%. Dato, quest’ultimo, che pone i romani come il popolo più preoccupato in Italia da questo punto di vista, rispetto a un dato nazionale al 15%.
Il nucleare spaventa, ma i romani sono tra i più favorevoli: 1 su 2 sarebbe disposto ad utilizzare questa fonte di energia
La possibilità di ricorrere all’energia da centrali nucleari a Roma raccoglie soltanto il 16% di consensi, ma il favore sale ad 1 romano su 2 (50%) nel caso si utilizzassero tecnologie e modalità di gestione dell’energia nucleare più sicure di quelle attuali. Il 38% si dichiara invece contrario, o per la convinzione che ci siano più rischi che vantaggi (23%) oppure per una questione legata alla non convenienza di costi (15%).
Unipol Gruppo