MUSICA. ROMA, ‘ARTESCIENZA’ IL 18 E 19 LUGLIO ALLA CHIESA SANT’IGNAZIO DI LOYOLA.

(DIRE) Roma, 17 lug. – l 18 e 19 luglio il Festival ArteScienza si sposta alla Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola (via del Caravita 8a, ingresso libero) per gli ultimi due appuntamenti estivi (il Festival riprenderà a settembre e terminerà l’1 e 2 ottobre con una serie di appuntamenti al Parco della Musica Ennio Morricone).
La scelta della Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola nasce dal desiderio sia di una riflessione sul suono sacro, tenendo fede al principio ispiratore del festival per un confronto fra musica, arte, scienza, sia di una ricerca sonora che sfrutti gli ampi spazi architettonici barocchi dove i suoni, come un gioco, si riflettono e si rimandano a vicenda.
Saranno dunque quattro le prime esecuzioni assolute di composizioni “site-specific”, create per ArteScienza nel concerto del 18 luglio che prende il titolo di “Energia musica energia”. A interpretarle Gianni Trovalusci fra i flautisti più attivi nel campo della ricerca sonora e della musica contemporanea e all’organo Giulio Tosti che trasforma il suo strumento in una vera e propria “macchina dei suoni” che trascende i linguaggi tradizionali. Prezioso l’apporto di Giuseppe Silvi alla regia del suono. Il concerto si apre con Una storia antica per flauto ed elettronica fissa di Daniel Teruggi, e prosegue con le altre novità Nature morte avec sons per flauto ed elettronica fissa di Marc Battier, Vox humana/Vox machina per flauto, organo, fixed media e live electronics di Nicoletta Andreuccetti e L’orografo a vertigine per organo, flauto ed elettronica di Luigi Pizzaleo. Il programma si arricchisce dell’esecuzione dell’Agnus Dei di Krzysztof Penderecki, un omaggio alla figura ispiratrice dell’edizione di quest’anno del Festival. Il compositore polacco scrisse l’Agnus Dei nel 1981 dopo aver ricevuto la notizia della morte del suo amico Stefan Cardinal Wyszynski, una figura simbolica della resistenza spirituale contro il regime comunista in Polonia. Più tardi ha incorporato il brano nel suo Polish Requiem. Questa versione è una trascrizione per organo di Oskar Gottlieb Blarr.
Martedì 19 luglio (ore 20.30) il concerto sarà affidato al duo di Intuitive music Moving Sounds formato da Markus Stockhausen e Tara Bouman.
Trombettista e compositore, musicista versatile, figlio del celebre compositore Karlheinz Stockhausen, Markus Stockhausen ha collaborato con suo padre in tutto il mondo. È cresciuto con la musica classica, jazz e d’avanguardia e dal 2002 si concentra nella composizione di musica improvvisata, inclusa la musica intuitiva che trascende tutti i generi musicali, e che esplora con la clarinettista Tara Bouman nel duo Moving Sounds. Così i due musicisti ci introducono all’esperienza dei loro concerti: “Prima delle nostre performance cerchiamo di svuotare noi stessi dai pensieri e le preoccupazioni mondane rendendoci ricettivi al suono che vogliamo nasca in quel momento. Connettendoci alla nostra sorgente interiore speriamo di esprimere profondità, purezza, pace e infine amore attraverso la nostra musica”.
Il duo Moving Sounds alterna musica intuitiva a improvvisazioni e composizioni di entrambi i musicisti.
Solitamente decide quali composizioni eseguire a seconda dello spazio performativo, l’orario, gli ascoltatori presenti, le considerazioni interiori dei singoli musicisti e annuncia il programma durante il concerto. Il Duo ha suonato in tutta Europa e negli altri continenti, in luoghi con acustiche speciali, come chiese o musei, dove lo straordinario suono degli ottoni e degli strumenti a fiato si dispiega al meglio. Il loro primo CD Thinking About è stato pubblicato da Aktivraum, mentre l’ultimo Spaces and spheres da Wergo.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico triennale “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022” curato dal Dipartimento Attività Culturali, ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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