Disastro lago di Bracciano, rinvio a giudizio per ex vertici Acea Ato 2. Codici Ambiente in aula come parte civile.
“Una vicenda drammatica – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e che deve far riflettere in un periodo così difficile come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza siccità. Al di là degli allarmi, giusti e condivisibili, quanto avvenuto al lago di Bracciano è l’ennesima riprova della necessità di intervenire, in maniera seria, concreta ed approfondita, sulle strutture e sulle infrastrutture idriche. Bisogna contenere le perdite, evitando di danneggiare un ambiente già in ginocchio”.
“Saremo in aula per tutelare l’ambiente – dichiara l’avvocato Carmine Laurenzano, presente all’udienza di questa mattina – ed un bene prezioso come l’acqua, mai come oggi in pericolo, come dimostra l’emergenza siccità. Il rinvio a giudizio di chi all’epoca era ai vertici di Acea Ato 2 è un primo passo importante. L’emungimento indiscriminato ed i prelievi idrici oltre i limiti di legge hanno compromesso l’ecosistema del lago di Bracciano, che, a distanza di cinque anni, registra un livello delle acque significativamente inferiore alle medie stagionali. Bisogna fare giustizia ed è quello che chiederemo, perché quanto accaduto è di una gravità inaudita”.
Il dibattimento si aprirà il prossimo 4 maggio ed in aula, come detto, ci sarà anche Codici Ambiente, tra le parti civili ammesse al processo.
Roma, 12 luglio 2022
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