Il termine Shinrin-Yoku è stato coniato in Giappone nel 1982 da M. Tomohide Akiyama, allora direttore dell’ente forestale giapponese, fa riferimento all’immergersi nella natura con i cinque sensi.
Lo Shinrin. Yoku oggi è, a ragione, annoverato tra le terapie preventive. Infatti l’immersione nella natura ha effetti terapeutici comprovati in modi empirici e scientifici.
Certamente il concetto di natura maestra e terapeuta è posseduto dall’uomo fin dal tempo delle origini, ma, a partire dalla rivoluzione industriale, in tempi recenti, l’individuo urbanizzato e industrializzato ha, in poche manciate di anni, profondamente modificato il proprio stile di vita, allontanandosi pericolosamente dalla natura.
È molto utile, dunque, che i benefici della natura vengano ribaditi da una filosofia, lo Shinrin-Yoku, che porta con sé un metodo pratico di azione e comportamento. Infatti la visione e la pratica dello Shinrin-Yoku si sta rapidamente diffondendo nel mondo e si prevede che arriverà a livelli di grande popolarità nei prossimi anni. Essa rappresenta un bisogno urgente e pressante della popolazione che ha attraversato l’epoca industriale e che adesso si trova in piena era tecnologica.
La tecnologia ha contribuito ad allontanare l’uomo dalla natura. Oggi gli individui trascorrono gran parte del loro tempo davanti ad uno schermo accumulando “tecnostress” che è, a tutti gli effetti, una patologia. Lo stress fornisce terreno al formarsi di malattie anche gravi, come i tumori, il diabete, le malattie cardiocircolatorie.
Un “bagno di foresta” (questa sarebbe l’espressione più vicina al termine Shinrin- Yoku) ci consente di lavar via lo stress accumulato.
È provato che l’immersione nei boschi e, più genericamente, il contatto con la natura, è in grado di abbassare le concentrazioni di ormone dello stress nel corpo, di rinforzare il sistema immunitario, di regolare la pressione arteriosa e il battito cardiaco, di abbassare il colesterolo.
Addirittura uno studio della Exeter University del 2013 ha portato a concludere che chi abita in aree verdeggianti è più felice. Il contatto con la natura favorisce anche la resilienza che è necessaria durante le fasi di convalescenza e recupero. Non solo, la natura favorisce anche la cura di malattie psicologiche come la depressione.
Stare in contatto con la natura aiuta persino ad avere una memoria migliore e dà più resistenza contro l’invecchiamento fisico e mentale.
Poiché l’immersione nei boschi agisce in modi ormai provati sul sistema immunitario potenziandolo, essa è da prendersi a tutti gli effetti come una terapia preventiva a largo spettro. |