Uno spray nasale per combattere la depressione maggiore
Presentato a Milano Esketamina di Janssen rivoluziona terapie: ‘adatto a scarsa compliance’
Milano – Uno spray nasale per combattere la depressione nella sua forma ‘maggiore’. Questa la novità sviluppata e presentata quest’oggi nel suggestivo proscenio della terrazza del Duomo di Milano da Janssen. Efficacia, rapidità e una diversa modalità di somministrazione sono tra le principali caratteristiche di esketamina (questo il nome del prodotto), un vero e proprio antidepressivo spray nasale dedicato alle persone affette “da un episodio di disturbo depressivo maggiore che non risponde agli attuali trattamenti”.
Grazie al suo meccanismo d’azione nuovo, il primo dopo 30 anni, e alla specifica modalità di somministrazione per via intranasale, esketamina rappresenta un’innovazione nella strategia terapeutica. Approvato da Aifa, lo spray è già disponibile nel nostro Paese, viene somministrato nei centri di cura, in combinazione con un antidepressivo SSRI (inibitori selettivi del reuptake di serotonina) o SNRI (inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina).
La depressione, manifestandosi attraverso sintomi fisici, emotivi e cognitivi, rappresenta “la prima causa di disabilità”, e a livello europeo si stima ne soffrano circa 40 milioni di persone. Per quanto riguarda il nostro Paese la prevalenza è del 5%, “pari a circa 3 milioni di persone di cui 1 milione colpito da disturbo depressivo maggiore (MDD) e solo circa la metà- fanno sapere da Janssen- riceve diagnosi e trattamento adeguati”.
Come osserva il direttore del dipartimento di Salute mentale di Brescia e vice presidente della Società italiana di psichiatria (Sip) Antonio Vita, il trattamento della malattia depressiva “necessita di una maggiore integrazione del sistema che si occupa di salute mentale” e “il coinvolgimento di tutti gli attori scientifici e istituzionali, per ‘fare squadra’ nell’interesse dei pazienti”. Solo così infatti per Vita “possiamo pensare di contrastare in modo adeguato la depressione severa che è una patologia che ha il maggior impatto sulla vita quotidiana in termini di sofferenza clinica del paziente, utilizzo delle risorse farmacologiche, perdita di giornate di lavoro, perdita di giornate di lavoro dei familiari, difficoltà nella diagnosi precoce della malattia, e scarsa compliance dei pazienti alle terapie”.
La depressione maggiore viene definita come un disturbo dell’umore caratterizzato da periodi di malessere continuativo della durata di almeno due settimane, definiti episodi depressivi. Durante la fase acuta di un episodio depressivo il paziente manifesta tipicamente un importante calo del tono dell’umore, apatia, riduzione di interesse nei confronti di tutte le attività, ridotta capacità di concentrazione, debolezza, alterazioni del ritmo sonno-veglia, alterazioni dell’appetito, pessimismo, sensi di colpa, fino a cambiamenti nel contenuto del pensiero, idee di morte, ideazione suicidaria e tentativi di suicidio.
Ecco perché avere a disposizione nuovi farmaci, che agiscano in modo diverso, rappresenta una possibilità di cura in più per le persone affette dalla patologia, in modo tale da migliorare gli esiti clinici del TRD, come appunto fa lo spray nasale esketamina. La molecola infatti appartiene alla categoria degli antagonisti del recettore N-metil-D-aspartato (NMDA) e, agendo con un meccanismo d’azione innovativo sui circuiti cerebrali del glutammato, è in grado di ripristinare le connessioni cerebrali tra le diverse aree del cervello.
Come spiega il docente ordinario di psichiatria all’Università di Siena e direttore del dipartimento della salute mentale e degli organi di senso dell’ospedale Santa Maria delle Scotte Andrea Fagiolini, “con il suo meccanismo d’azione unico, esketamina è in grado di essere più efficace delle attuali terapie oggi in uso”. Infatti, a differenza di altre molecole, che “impiegano diverse settimane nel raggiungere l’effetto desiderato”, il farmaco in questione “agisce in maniera rapida sui sintomi depressivi, mantenendo l’effetto sul lungo periodo e riducendo nettamente il rischio di ricaduta (del 51% tra I pazienti con remissione stabile e del 70% tra i pazienti con risposta stabile, ndr)”.
Risultati frutto, come evidenzia la direttrice dell’area terapeutico-medica di Janssen Marina Adami, di “un lungo viaggio”, che ha reso esketamina “finalmente disponibile per tutti i pazienti italiani”, con la certezza che “questo farmaco contribuirà a fare la differenza nel trattamento della depressione maggiore”. Janssen da oltre 60 anni è impegnata nelle neuroscienze “per portare nuovi approcci terapeutici alle persone che soffrono di malattie mentali e di altri disturbi neurologici altamente invalidanti”.
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