Domenica 12 giugno, dalle ore 7 alle 23, il primo turno delle elezioni comunali: alle urne anche Frosinone, Rieti e Viterbo.
ROMA – C’è chi tenterà il bis, chi l’exploit, chi si sente “sindaco dentro” e si candida alla guida di un Comune diverso da quello che lo aveva visto protagonista fino a pochi giorni fa. Chi si ricandida con la stessa coalizione che lo ha sfiduciato e chi candida la compagna dopo essere stato primo cittadino per tanti anni. C’è la sfida tra esponenti o ex delle forze dell’ordine e anche quella, nella terra culla dell’Europa, tra il Popolo della Famiglia e il Partito Gay.
C’è un po’ di tutto nel primo turno di Comunali che si svolgerà domenica 12 giugno (eventuale ballottaggio il 26) in 53 Comuni del Lazio sui 378 totali (14%), di cui 12 sopra i 15mila abitanti e 41 sotto. Si recheranno alle urne, tra gli altri, i cittadini di tre capoluoghi di provincia – Frosinone, Rieti e Viterbo – e di Guidonia (la terza città laziale per abitanti, quasi 87mila), oltre a quelli di Ciampino, Cerveteri, Ladispoli, Ardea, Fontenuova, Gaeta e Grottaferrata.
A VITERBO CENTRODESTRA SPACCATO
Viterbo torna al voto dopo la sfiducia del centrodestra al proprio sindaco, Giovanni Arena. Una mossa che ha prodotto la spaccatuta di questo campo. Infatti Forza Italia e Lega presentano Claudio Ubertini, ex assessore all’Urbanistica della Giunta Arena, mentre Fratelli d’Italia punta sulla vicesindaca uscente Laura Allegrini. Dall’altra parte il Pd, insieme a M5S, Azione (attraverso la lista Viterbo sul serio) e altre cinque liste civiche (tra cui una animata proprio dall’ex sindaco Arena) sostiene l’assessora regionale al Sociale, Alessandra Troncarelli. Temibile la civica Chiara Frontini (appoggiata da sei liste). In corsa anche l’ex dem Luisa Ciambella e Carlo D’Ubaldo di Sinistra per Viterbo.
RIETI, PIETRANGELI CI RIPROVA CONTRO SINIBALDI
A Rieti il sindaco uscente di centrodestra, Antonio Cicchetti, lascia il passo al giovane (e fortemente sostenuto da Giorgia Meloni) Daniele Sinibaldi, alfiere di tutta la coalizione. Il centrosinistra risponde con l’ex sindaco (prima di Cicchetti e sconfitto cinque anni fa per una manciata di voti) Simone Pietrangeli, vittorioso alle primarie sull’assessore regionale al Lavoro, Claudio Di Berardino. Fuori dai due poli Carlo Ubertini, già assessore con Pietrangeli, che corre appoggiato da Psi e due liste civiche.
SFIDA A QUATTRO PER FROSINONE
Il Psi si presenta fuori dal centrosinistra anche a Frosinone. Qui la coalizione guidata da Pd e M5S (insieme ad altre 5 liste) propone l’ex sindaco e avvocato Domenico Marzi, mentre i socialisti schierano il vicesegretario nazionale, Vincenzo Iacovissi, e Azione Mauro Vicano. Più compatto il centrodestra, che unito va su Riccardo Mastrangeli, assessore della giunta uscente guidata da Nicola Ottaviani e vincitore delle primarie.
GLI ALTRI COMUNI AL VOTO
A Guidonia l’amministrazione targata M5S-centrosinistra non ripropone il sindaco pentastellato Michel Barbet ma schiera Alberto Cuccuru, 50enne avvocato cassazionista penalista specializzato in diritto d’impresa e revisore dei conti. Il centrodestra contrappone il 72enne Alfredo Masini, navigato vertice degli uffici del Municipio nonché consulente del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei carabinieri. Mauro Lombardo è il candidato del “Nuovo Polo Civico”, che lo sostiene con 7 liste, mentre “Uniti in Comune” sostiene Claudio Zarro, consigliere comunale eletto nel 2017 tra le file del M5S.
Il sindaco uscente di Cerveteri, Alessio Pascucci, si candida per la stessa carica a Ladispoli dove, sostenuto da Europa Verde e quattro liste civiche, affronterà Alessandro Grando (appoggiato da tutto il centrodestra) alla caccia del bis, Silvia Marongiu (Pd-M5S) e la Civica Amelia Mollica. A Cerveteri, invece, il centrosinistra cercherà di mantenere l’amministrazione schierando Elena Maria Gubetti. Fdi, Lega e Forza Italia le contrappongono Giovanni Moscherini, già sindaco di Civitavecchia. In mezzo, la civica Anna Maria Belardinelli.
A Ciampino ci riprova Daniela Ballico. L’ex sindaca, sfiduciata da una parte del centrodestra poco meno di un anno fa, è nuovamente sostenuta da FdI, Lega e FI (oltre a due liste civiche). Dall’altra parte il centrosinistra e i 5 Stelle presentano la giurista Emanuela Colella.
Scendendo più a sud, urne aperte anche nelle cinque perle del turismo marittimo laziale: Sabaudia, San Felice Circeo, Ponza, Ventotene e Gaeta. La città di fondazione si presenta al voto dopo lo scandalo giudiziario dello scorso febbraio (c’è l’ipotesi di un sistema di illeciti sulla gestione delle spiagge) che ha portato anche all’arresto della sindaca Giada Gervasi. Cinque candidati: tre del centrodestra (Alberto Mosca, generale dei carabinieri in pensione, sostenuto da FI, Udc e Azione, e Enzo Di Capua, ufficiale della GdF in pensione, appoggiato da FdI e Lega, e l’ex sindaco Maurizio Lucci), uno del centrosinistra (il funzionario regionale Giancarlo Massimi) e il “civico” (nonché ufficiale dell’Esercito) Paolo Mellano.
Derby in rosa a San Felice Circeo dove Monia Di Cosimo, compagna del sindaco uscente Giuseppe Schiboni, affronta Rita Petrucci, ex presidente del Consiglio comunale. A Ponza sarà duello tra l’ex sindaco (nel 2008) Pompeo Porzio, e il consigliere comunale-ex assessore Francesco Ambrosino. A Ventotene, invece, l’attenzione è tutta sulla sfida tra il Popolo della Famiglia, rappresentato dal fondatore Mario Adinolfi, e l’attivista per i diritti Lgbt+, Luca Vittori (candidato con la lista del partito Gay). Ma più probabilmente il nome del futuro primo cittadino dovrebbe uscire dal duello tra l’uscente Gerardo Santomauro e l’ex segretario comunale Carmine Caputo.
Infine Gaeta. Il centrodestra, dopo il decennio di amministrazione Mitrano, cerca di mantenere la guida della perla del golfo attraverso la candidatura di Cristian Leccese (attla epresidente di Federsanità Lazio e già membro del direttivo regionale di Unindustria sanità e dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata). Il centrosinistra invece si presenta diviso con, da una parte, la professoressa Sabina Mitrano (Pd-Azione) e dall’altra l’ex sindaco (ed ex Pds) Silvio D’Amante, appoggiato dal M5S e da una civica.
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