Il messaggio del capo dello Stato ai prefetti: “Nella nostra Costituzione si ritrovano i valori della pace e della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà sociale”.
ROMA – “Sono trascorsi 76 anni dal voto referendario con cui il popolo italiano sceglieva la Repubblica, inaugurando, dopo l’avventura del fascismo e la tragedia bellica, una nuova pagina della nostra storia”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica, nel messaggio inviato ai Prefetti d’Italia.
“L’Italia avrebbe poi, con la Carta costituzionale – aggiunge il capo dello Stato-, edificato un riferimento sicuro su cui realizzare una nuova comunità, un programma esigente da attuare, all’insegna dei valori della pace e della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà sociale. Oggi, mentre il Continente europeo è colpito dall’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, la comunità nazionale, nella Festa della Repubblica, si raccoglie con orgoglio e convinta adesione intorno agli ideali che ne fondano l’identità e che costituiscono l’impegnativo orizzonte di quanti esercitano funzioni pubbliche”.
I PREFETTI ATTORI DELL’UNITÀ E DELLA COESIONE SOCIALE
“Il ruolo dei Prefetti, che operano come laboriosi attori di unità e di coesione sociale, è, ancora una volta, cruciale“. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica, nel messaggio inviato ai Prefetti d’Italia affinché se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale.
“Nei compiti di garanzia delle libertà civili – prosegue Mattarella -, come nell’impegno per la tutela della legalità e della sicurezza, nel costante confronto con gli enti locali e nell’azione di mediazione sociale, nella gestione dei fenomeni migratori come delle emergenze, i Prefetti si pongono quali interlocutori essenziali del sistema delle autonomie e della società civile“.
“Nei diversi contesti territoriali – aggiunge il capo dello Stato -, nelle articolazioni della Repubblica, di fronte a sfide inedite e complesse, come quella dell’emergenza sanitaria e delle ripercussioni economiche e sociali delle crisi internazionali, gli amministratori locali e i pubblici funzionari sono chiamati a interpretare il proprio ruolo con accresciuto spirito di servizio e con l’obiettivo di offrire soluzioni tempestive ed efficaci“.
“Nel rinnovare ai Prefetti e a tutti coloro che rivestono pubbliche responsabilità auguri di buon lavoro, con i sentimenti dell’apprezzamento della Repubblica per la loro azione, esprimo l’auspicio che la celebrazione del 2 giugno possa costituire per i cittadini una rinnovata occasione di riflessione sui valori costituzionali, ai quali ispirare il quotidiano contributo al servizio del Paese”, conclude il capo dello Stato.
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