AL CAMPUS BIO-MEDICO ECCO IL BOSCO URBANO ‘ALBERI PER UN FUTURO..’.
Nella riserva di Decima Malafede messe a dimora 3.680 piante di differenti specie
Roma – ‘Alberi per un futuro sostenibile’, questo il simbolico ed evocativo nome del nuovo bosco urbano realizzato nella riserva naturale di Decima Malafede, nel quartiere di Trigoria, a Roma. Una superficie di quasi 3 ettari riqualificati sulla quale sono state messe a dimora 3.680 piante di differenti specie arboree (farnetto, cerro, sughera, sorbo domestico, orniello, acero campestre, ontano nero, frassino ossifillo, pioppo bianco, pioppo nero, salice bianco), arbustive (sambuco, biancospino, fusaggine, sanguinello, pruno selvatico, ligustro, melo selvatico, ginestra comune) e autoctone. La nuova piantumazione, presentata questa mattina al Campus Bio-Medico, è stata realizzata dal Campus in collaborazione con Arbolia e il supporto di RomaNatura.
“La riqualificazione urbana passa attraverso iniziative sociali e, soprattutto, ambientali come questa”, ha sottolineato Domenico Mastrolitto, direttore generale di Campus Bio-Medico Spa, nel corso della presentazione. “Si tratta di un progetto innovativo inserito in un più ampio programma di iniziative ambientali, didattiche e sociali, il Social Green Masterplan- ha continuato- che rinnova nei prossimi anni il processo di trasformazione virtuosa di questa zona periferica in un luogo più vivibile per il presente e per assicurare salute e benessere alle generazioni future. Un modello di sostenibilità e sviluppo, inteso come spazio di pubblica utilità ed ecologicamente inserito, per un ricongiungimento tra uomo e natura e per migliorare la qualità di vita di cittadini, studenti, dipendenti
e pazienti del Policlinico”.
“Vogliamo, inoltre, dedicare la piantumazione a tutto il personale del Campus Bio-Medico per l’impegno speciale profuso durante la pandemia: un gesto che guarda al futuro con speranza- ha evidenziato Mastrolitto- Qualche anno fa avevamo realizzato un sentiero naturalistico che si chiama ‘Andrea D’Ambrosio’ dedicato a un cardiologo del Campus scomparso prematuramente. Oggi, in analogia, dedichiamo a tanti altri colleghi del Campus questo piccolo pezzetto del nostro programma”.
“Questa è una delle riserve più importanti del sistema dei parchi di Roma Natura, con oltre 5.000 ettari e tantissima biodiversità- ha sottolineato Maurizio Gubbiotti, presidente di RomaNatura- e il lavoro del Campus da questo punto di vista per noi è importantissimo perché è fondamentale avere una collaborazione con realtà importanti come il Policlinico, di eccellenza sanitaria ma anche universitaria. E’ importante- ha continuato- anche perché siamo convinti che oggi i parchi abbiano di fronte non solo la sfida della protezione della natura e della salvaguardia della biodiversità ma anche quella sociale, tutti I temi legati alla salute e al rapporto tra ambiente e salute: I temi che riguardano la qualità della vita delle persone”.
“Il IX Municipio è un territorio molto grande, si estende per 183 kmq e ospita, oltre all’Agro Romano Meridionale, due riserve naturali e il Fosso della Cecchignola, quindi ha una struttura che richiede cura e che offre ossigeno alle persone che vi abitano. Serve la consapevolezza che si tratta di un patrimonio da tutelare e incrementare- ha evidenziato Titti Di Salvo, presidente del Municipio- e questo bosco urbano va in questa direzione. E’ un’iniziativa per noi molto importante e si aggiunge alla scelta del Campus di offrire al territorio non solo un servizio che riguarda la salute delle persone, in cui si caratterizza per eccellenza e qualità, ma anche un punto di riferimento, un’attività di cura del territorio stesso e dell’ambiente”.
Di Salvo ha poi ricordato il protocollo per la sostenibilità ambientale firmato a fine aprile tra il Municipio IX e Roma Natura “un’intesa che ha il significato di scegliere di avere una stretta collaborazione con l’ente che istituzionalmente ha, come funzione, quella di curare il patrimonio ambientale”.
Presente alla piantumazione anche l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi che ha sottolineato: “Le città coprono il 2% delle terre emerse e producono il 70% della CO2 quindi dobbiamo piantare alberi nelle città e lavorare per la loro neutralità climatica. Questo bosco urbano è un bell’investimento perché sono quasi 4.000 alberi in quasi 3 ettari e siamo vicini a quello che richiede il bando del Pnrr per la forestazione urbana, ossia moduli da minimo 3 ettari. Quello che dobbiamo sforzarci di fare è trovare anche spazi vicini agli svincoli delle autostrade, alla nostra tangenziale o al nostro raccordo anulare, soprattutto in zona est, perché la cosa migliore è piantare alberi il più vicino possibile a dove c’è una fonte di inquinamento o nelle zone in cui ci sono le isole di calore”.
L’assessore ha poi annunciato che è stato messo in piedi “e verrà lanciato a breve” un contatore di tutti gli alberi che vengono piantati dalle amministrazioni e dai privati, proprio per monitorare l’assorbimento delle emissioni di CO2.
Presente nell’area del bosco urbano anche uno stand dell’Arma dei Carabinieri della Biodiversità con l’obiettivo di educare i più giovani verso il rispetto dell’ambiente, attraverso attività esperienziali per i bambini.