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Due giornate che permettono un’esperienza “completa” di quelli che sono i rilievi del Casentino, con due aspetti di forte contrasto: il bosco millenario e la prateria montana.
Il primo giorno un’intensa immersione forestale montano, in un ambiente davvero “nordico”, tra alberi altissimi (abeti, faggi, aceri, cerri), per gustare a fondo questo lembo di Toscana, davvero estraneo a quelli che sono gli stereotipi che caratterizzano l’immagine di questa regione.
Il secondo in un ambiente sempre montano, ma del tutto differente dal primo, essendo caratterizzato da una prateria d’alta quota, che corre per venti chilometri tra i 1400 e i 1600 metri d’altitudine. Una prateria dall’aspetto “alpino”, ricca di specie floristichea distribuzione montana(genziane, narcisi, poe, orchidee, ecc.). Soprattutto, il Pratomagno è caratterizzato dalla eccezionale apertura visuale e paesaggistica, con la vista che spazia dai monti del Lazio, a quelli di Romagna e Marche, alle città di Arezzo e Firenze, dall’Amiata al Mar Tirreno e (sebbene raramente ) all’Arco alpino.
PROGRAMMA
Primo giorno:
Ore 10,00 appuntamento al rifugio Casanova; check-in, sistemazione nelle camere e presentazione con le guide.
Si parte quindi per l’escursione al Monte Penna, straordinario “balcone” naturale sulle foreste, con una vista indimenticabile, che spazia dalla foresta sottostante fino all’Adriatico. La sommità viene raggiunta verso l’ora di pranzo e offre davvero un colpo d’occhio di quelli “che non si dimenticano”.
H 13,00 pranzo al sacco ( a cura dei partecipanti) nei pressi della vetta
H 16,30 rientro al rifugio
H 19,30 cena al ristorante del rifugio
H 21,30 passeggiata notturna nella foresta, negli “angoli oscuri” del bosco, tra i richiami degli animali selvatici. Si giunge al minuscolo “Rifugio di Geremia” e quindi si rientra con percorso anulare.
Secondo giorno:
dalle ore 8,00 colazione
h 9,00 partenza in auto per il Pratomagno
All’arrivo si parcheggia e si parte per raggiungere le parti piu’ alte, fermandoci di quando in quando ad osservare il vastissimo scenario che si estende davanti ai nostri occhi, a 360 gradi. Il pranzo al sacco (fornito dall’organizzazione), viene consumato nei pressi dell’ampia vetta, accanto alla “croce di Pratomagno”, oppure in un altro punto ombroso scelto dalle guide. Il percorso è anulare e il sentiero di rientro, parallelo a quello di andata, penetra invece nel bosco di faggio, leggermente piu’ in basso e riconduceal parcheggio.
Nel pomeriggio, dopo l’escursione, scendendo con le auto dalla montagna, lungo la strada è possibile effettuare una sosta per una breve visita al caratteristico villaggio montano di Quota, completamente restaurato sulla base di un progetto predisposto dall’università di Firenze.
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Il costo di questo soggiorno è di € 98,00 euro e comprende:
– guida ambientale escursionistica a disposizione dall’arrivo alla partenza
– cena di sabato sera
– Pernottamento
– colazione
– pranzo al sacco di domenica.
Non comprende:
Safari notturno in minibus
Consumazioni bar del rifugio
Quanto non espressamente indicato sopra
Possibilità di arrivare Venerdì sera con Cena, pernotto e Colazione al costo aggiuntivo di 49,00 €
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Sconto Bambini in camera con i genitori:
0-3 anni: Gratuito
3-6 anni: 50%
6-10 anni: 20%
Su richiesta menu speciali concordati:
per vegetariani
per celiaci
diete varie
supplemento camera doppia ad uso singola € 15,00
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Importante: Il programma può subire variazioni anche sostanziali, in base alle condizioni meteo (contingenti e previste), allo stato dell’innevamento, alle caratteristiche dei partecipanti, ad altri motivi. In questi casi la guida consulta gli escursionisti ed espone le alternative, ma le sue decisioni finali hanno la prevalenza e sono insindacabili.
Anche in caso di scarso o nullo innevamento le escursioni possono subire delle variazioni e si può ipotizzare una discesa nella magnifica Foresta Primaria della Lama, dove gli alberi morti e vivi si mescolano in un affascinante caos primordiale, fatto di tronchi spezzati, abeti altissimi, funghi legnosi a mensola sui faggi più decrepiti…e orme di lupo qua e là.
L’abbigliamento deve essere invernale, comprendere quindi guanti, sciarpa, cappello. Possono risultare utili le ghette, anche se l’innevamento è estremamente variabile di anno in anno. Allo stesso modo, puo’ risultare utile la crema solare, specie per le escursioni in quota.
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