Polis. Aidr: il progetto di Poste Italiane porta i servizi digitai della PA nei piccoli Comuni I servizi digitali a beneficio di tutti. Il progetto Polis di Poste Italiane entra nel vivo e coinvolgerà quasi 7 mila uffici postali in altrettanti comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti. L’annuncio dell’Ad Matteo Del Fante è stato dato in occasione dell’evento per i 160 anni dalla fondazione di Poste, che si è tenuto a Roma, presso il Centro Congressi “La Nuvola”. Un annuncio dal forte valore simbolico – sottolinea in una nota Aidr – per il lancio del progetto che si pone l’obiettivo di facilitare l’accesso ai servizi digitali della Pubblica amministrazione, grazie al supporto degli uffici postali presenti in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Il progetto Polis prevede infatti la creazione di uno sportello unico di prossimità per la fruizione dei servizi pubblici in modalità digitale, attraverso la piattaforma multicanale di Poste italiane, nonché la realizzazione di una rete di co-working. “Come ben ha sottolineato il ministro Brunetta in occasione della presentazione del progetto – prosegue nella nota Aidr- Poste Italiane, dimostra di mantener fede alla sua mission, unendo tradizione e innovazione, mantenendo intatta la sua identità di azienda vicina ai cittadini e alle istituzioni. Oggi Poste, con i suoi dipendenti, è al fianco della pubblica amministrazione affinché la digitalizzazione non lasci nessuno indietro”.

Il TAR decide a favore dell’Ente Parco dei Monti Simbruini

Pronunciandosi definitivamente sul ricorso presentato dalla cooperativa “Genziana dei Simbruini” (gestore dal 2019 dell’ostello del Pellegrino a Vallepietra), il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio mette fine ad una questione iniziata lo scorso 2021 che ha visto protagonisti la suddetta cooperativa e l’Ente Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini (detentore dell’ostello). La vicenda ebbe inizio lo scorso 7 settembre 2021, quando l’Ente Parco, riceveva un esposto da un ex socio della Cooperativa con il quale venivano segnalate diverse e gravi irregolarità commesse dalle Cooperativa stessa. In particolare, veniva evidenziato che quest’ultima aveva prelevato dall’Ostello un abbattitore di proprietà del Parco per portarlo in un’altra struttura, l’Ostello Lescuso, sito in Jenne, gestito dalla Cooperativa “Il Rifugio”, di cui è socio lo stesso presidente della Genziana. Seguirono dei sopralluoghi da parte delle autorità preposte del Parco, che portarono alla contestazione verso la Cooperativa del prelevamento dell’abbattitore, la mancata messa a disposizione dell’elenco del personale impiegato e del libro soci, nonché gravi inadempienze, riscontrate durante i sopralluoghi, propedeutiche nel bando di gestione, quali appunto : l’assenza della postazione con pc e connessione internet al secondo piano; uno spazio dedicato ad attività ludiche per bambini; uno spazio espositivo per la consultazione e la distribuzione di libri, riviste e materiale promozionale, informativo e divulgativo fornito dall’Ente Parco; zanzariere su tutte le finestre dell’ostello; ritinteggiatura delle stanze da letto; pensilina sul portone principale; stufa a pellet nella sala relax; vetrina espositiva per gadgets e pubblicazioni del parco. Tutto ciò portò l’Ente Parco a chiedere la rescissione del contratto, ed il rientro della struttura tra i suoi beni, seguì inevitabilmente il ricorso da parte della Genziana dei Simbruini Soc. Coop. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha rigettato il ricorso ed ha condannato la Genziana dei Simbruini Soc. Coop al pagamento delle spese di giudizio che liquida, in favore dell’Ente Parco Naturale Regionale Monti Simbruini, nella misura di €.1.500,00 (millecinquecento/00) oltre oneri e accessori di legge. “Si conclude nel rispetto della legge una vicenda molto triste -commenta il Presidente del Parco Domenico Moselli- l’Ostello del Pellegrino rappresenta un’immagine del Parco, e nella nostra funzione di vigilanza per il rispetto di quanto accordato in sede di gestione, purtroppo sono state riscontrate gravissime mancanze ed un comportamento irrispettoso. La linea di gestione dell’Ente Parco è trasparente è mira alla crescita e produttività dello stesso e dei suoi beni messi a disposizione del pubblico. Il rispetto è uno dei principi basilari di questa gestione , che si nutre nei confronti delle persone e deve essere tenuto anche nei confronti dei beni , perché essi costituiscono la parvenza del Parco e sono gli strumenti del suo successo, pertanto, devono essere tenuti sempre in efficienza e secondo le rispettive disposizioni”.La decisione del TAR rappresenta il naturale esito della vicenda –sottolinea il Direttore, Carlo Di Cosmo– Il Parco si rappropria di un’importante struttura quale l’Ostello del Pellegrino a Vallepietra, che rappresenta un riferimento per tanti amanti della natura e pellegrini del Santuario della SS.Trinità. Una struttura che merita una retta e fertile gestione, e ad breve ci sarà un nuovo bando per la sua gestione”.

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