Francesco Guadagnuolo realizza il ritratto di Mario Draghi con i simboli della Repubblica Italiana.
Il “Grazie” del Premier per Guadagnuolo
Ha ottenuto l’attenzione e il compiacimento del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, l’opera recentemente realizzata dall’artista Francesco Guadagnuolo, il ritratto-omaggio al Premier Draghi che lo «… ringrazia vivamente per il gentile omaggio e per le parole di stima. L’occasione è gradita per farLe pervenire i miei saluti più cordiali» come si legge nella missiva inviata all’artista il 3 maggio 2022 che reca la firma di Mario Draghi.
Guadagnuolo. ha ritenuto opportuno realizzare il ritratto di Mario Draghi dove ha voluto evidenziare l’Emblema della Repubblica Italiana, con i due rami di ulivo, simbolo di Pace e concordia della fratellanza internazionale, da cui emerge la nostra Bandiera, come riportato nella sua lettera di indirizzo al Primo Ministro. Il ritratto-omaggio è stato realizzato considerando l’influente e distinta personalità del Premier Mario Draghi a livello internazionale che in questo particolare momento potrebbe avere un ruolo determinante e un delicato impegno a porre fine a questa sciagurata guerra e arrivare alla tanto desiderata Pace.
Continua nella lettera l’artista, dove espone le sue preoccupazioni riguardo alle problematiche che potrebbero portare ad un allargamento del conflitto, questo non dovrebbe mai avvenire.
In futuro si dovrà riflettere sull’efficacia degli equilibri politici ed economici senza essere soggetti agli altri Paesi per i nostri ed altrui approvvigionamenti delle materie prime. É chiaro che bisogna arrivare all’indipendenza energetica dell’Italia sperando che avvenga il prima possibile.
Scrive ancora nella lettera Guadagnuolo: «Come artista sento la responsabilità e l’urgenza di una nuova Società che sia realmente educata alla Pace, per uno Stato Mondiale di civiltà e democrazia, che abbia a cuore gli equilibri di convivenza delle Nazioni.
La storia che ha accompagnato l’uomo nel tempo passato e presente, dovrà cambiare le regole del mercato mondiale dell’era moderna, in un nuovo percorso agricolo-tecnologico in evoluzione e in termini di sostenibilità per salvaguardare il nostro futuro e il nostro Pianeta».
Conclude l’artista a Mario Draghi – «Voglio dirle Grazie sincero per il Suo indispensabile e prezioso impegno, nonostante i problemi da risolvere, sia in termini interni dell’Italia, sia in termini di Unione Europea».
Mario Draghi alla Casa Bianca in colloquio con il Presidente Joe Biden ha presentato, un eventuale iter, per arrivare alla Pace. «In Italia e in Europa la gente vuole mettere fine a questa violenza, a questo massacro, a questa macelleria – ha detto rispettando le espressioni di accoglienza del Presidente Usa – La gente si chiede che cosa possiamo fare per avere la Pace. Dobbiamo utilizzare ogni canale per la pace, per un cessate il fuoco e l’avvio di negoziati credibili».
Mario Draghi nel corso della conferenza stampa all’Ambasciata d’Italia a Washington dopo l’incontro con il Presidente Biden: «Occorre continuare a sostenere l’Ucraina e fare pressioni su Mosca, ma occorre però anche cominciare a chiedersi come si costruisce la pace» – «Costruiamo la Pace, ma quella che vuole l’Ucraina, non quella imposta da certi alleati o da altri». Draghi ha inoltre aggiunto i temi dell’energia e della sicurezza alimentare.
Draghi nel suo discorso ha riferito: «L’incontro è andato molto bene, Biden ha ringraziato l’Italia come partner forte, alleato affidabile, interlocutore, credibile ed io l’ho ringraziato per il ruolo di leadership in questa crisi e la grande collaborazione che c’è stata con tutti gli alleati».
Nella serata in cui, a Washington, l’Atlantic Council ha attribuito il premio come “Distinguished international leadership” al Presidente Mario Draghi il quale ha lanciato la proposta di un piano Marshall per l’Ucraina di cui L’Italia è pronta a fare la sua parte.
Le immagini che arrivano da Kherson e Zaporizhzhia, Kharkiv e Odessa, e soprattutto da Mariupol, quelle città sono diventate, loro malgrado, sinonimo della distruzione causata dalle bombe russe. Quando fu bombardato il Teatro di Mariupol, Guadagnuolo ha realizzato il suo dittico “Il Teatro di Mariupol” «perché il teatro è quell’edificio di cultura, con il quale si mostra l’identità di un popolo. È luogo che illumina le coscienze, la civiltà e la dignità di una Nazione». L’Italia si è già fatta avanti, è pronta a ricostruire il “Teatro di Mariupol”. Lo ha detto il Ministro della Cultura Dario Franceschini il 17 marzo 2022 ed è stato approvato dal Consiglio dei Ministri.