Dagli scavi di Mont’e Prama emergono altri due Giganti, Franceschini: “Scoperta eccezionale”.

Ritrovati i torsi e altri frammenti di due nuove statue, entrambe identificate come “pugilatori del tipo Cavalupo”.

Risultati immediati per la nuova campagna di scavi nel sito della necropoli nuragica di Mont’e Prama, avviata lo scorso 4 aprile dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna. A pochi giorni dall’inizio del cantiere, che sta interessando un terreno nella parte meridionale del sito archeologico nel comune di Cabras, sono emersi i torsi e altri frammenti di due nuove statue, entrambe identificate come “pugilatori del tipo Cavalupo” per il grande scudo flessibile avvolto davanti al tronco, del tutto simili alle due sculture recuperate a pochi metri di distanza nel 2014 ed ora esposte nel Museo civico di Cabras: i Giganti di Mont’e Prama le antiche sculture risalenti alla Civiltà nuragica.

“Una scoperta eccezionale – ha dichiarato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini – alla quale ne seguiranno altre, a conferma del significativo impegno del Ministero su questo sito straordinario, che non ha eguali nel Mediterraneo. Il ritrovamento di altri due Giganti, infatti, avviene a poco meno di un anno dalla nascita della Fondazione che vede il MiC, il Comune di Cabras e la Regione Sardegna impegnati nella valorizzazione di una delle maggiori testimonianze di un’antica civiltà mediterranea. Due nuove gioielli si aggiungono così a questo gruppo statuario dal fascino misterioso, capace di attirare l’attenzione del mondo intero”.

Il suggestivo e misterioso gruppo dei Giganti di Mont’e Prama si arricchisce così di altre due unità grazie a un ritrovamento che certamente non rimarrà isolato, date le promettenti quantità, qualità e condizioni di conservazione dei resti archeologici sepolti nel settore meridionale della necropoli nuragica.

“Mentre i frammenti di piccole e medie dimensioni vengono quotidianamente messi in evidenza, documentati nella giacitura sul terreno e recuperati – ha dichiarato la Soprintendente, Monica Stochino – i due grossi e pesanti blocchi dei torsi avranno bisogno di tempo per essere liberati dal sedimento che li avvolge e perché possa essere approntato quanto è necessario per il recupero in sicurezza. Il ritrovamento – aggiunge il Soprintendente – premia la costanza e la validità del metodo archeologico di esplorazione progressiva attraverso fasi di sondaggio preliminare e di indagine sistematica, misurate ed eseguite nei modi e nei tempi consentiti dalla disponibilità delle risorse e dalla parallela elaborazione dei progetti di scavo, restauro ed esposizione dei reperti e di valorizzazione del sito”. Il cantiere in corso, finanziato dalla Soprintendenza con 85.000 euro, durerà tutta la primavera, mentre è già pronto il progetto per il prossimo intervento di ben maggiore importo, 600.000 euro, che vedrà affiancati la Soprintendenza come ufficio di direzione scientifica e tecnica e il Segretariato Regionale del MiC come stazione appaltante.

Segretariato e Soprintendenza, inoltre, stanno per avviare un intervento ancor più ambizioso, per un importo di 2,8 milioni di euro, che comprende il restauro delle sculture rinvenute dal 2014 al 2016. A queste risorse, insieme ai 3 milioni di euro destinati all’ampliamento del Museo Archeologico di Cabras nell’ambito del programma d’interventi previsti dal Piano strategico “Grandi Progetti Beni culturali” annualità 2015/2016, si sommano inoltre 4,15 milioni di euro per il sito di Tharros, sempre nel comune di Cabras. L’attuale intervento di scavo è il risultato dell’inteso lavoro di preparazione scientifica e tecnica condotto dagli archeologi Alessandro Usai e Maura Varigiu, dall’antropologa Francesca Candilio, dalla restauratrice Georgia Toreno e dall’architetto Elena Romoli.

La Fondazione Mont’e Prama, presieduta da Anthony Muroni, è nata il 1 luglio 2021 con la firma dell’atto costitutivo da parte del Ministro Franceschini, del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Christian Solinas, e del Sindaco di Cabras, Andrea Abis. Il Ministero della cultura ha conferito alla Fondazione il complesso delle sculture di Mont’e Prama; l’immobile realizzato in funzione dell’ampliamento del Museo Archeologico di Cabras; l’area archeologica di Tharros, la Torre di San Giovanni e l’ipogeo di San Salvatore. È attualmente in corso la procedura di selezione per il primo direttore della Fondazione. Ulteriori informazioni e immagini sono disponibili alla pagina https://cultura.gov.it/igiganti.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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