Cingolani: “Nel 2024 saremo indipendenti dal gas russo”.

Per il ministro serve una forte accelerata su rinnovaibili e carburanti alternativi, ma anche un programma di risparmio che permetta di ‘tagliare’ il consumo di molti miliardi di metri cubi di gas.

ROMA – “Raggiungeremo l’indipendenza dall’importazione russa nella seconda metà del 2024. Questo avverrà grazie alla diversificazione delle sorgenti ma anche grazie ad un programma di risparmio“. Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, in un videomessaggio inviato ad un evento organizzato alla Camera dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima).

“Discutere di risparmio energetico è ora importante”, sostiene il ministro, poichè “ci aiuterà in futuro a ridurre le sorgenti fossili”, ma anche “a vivere in maniera più compatibile con la transizione ecologica”. Le misure “sono sostenibili soprattutto se diluite nel tempo e portate avanti con intelligenza”. Si tratta di misure “che dobbiamo studiare attentamente e che in futuro potrebbero permettersi di risparmiare molti miliardi di metri cubi di gas, tutto sommato con uno sforzo molto piccolo”, conclude Cingolani.

“OK RINNOVABILI E CARBURANTI ALTERNATIVI IN SOSTITUZIONE GAS”

“C’è tutta una serie di misure di risparmio” applicabili in sostituzione dell’energia prodotta dal gas “grazie alla fortissima accelerazione che possiamo fare su rinnovabili e carburanti alternativi“, afferma ancora il ministro nel videomessaggio per l’evento organizzato alla Camera dalla Società Italiana di Medicina Ambientale.
Potremmo avere delle interruzioni di gas russo in tempi diversi“, sottolinea il ministro. “Se fossero immediate sarebbe un problema più difficile da risolvere – ammette – rispetto ad un’interruzione che potrebbe avvenire non so, a fine 2022. Resta il fatto che esistono diverse misure che possono essere applicate” in alternativa.

“PIANO RISPARMIO FONDAMENTALE PER INDIPENDENZA E RESILIENZA”

“Nelle ultime settimane abbiamo diversificato in modo sostanziale le forniture di gas e GNL su 7 Paesi che insistono prevalentemente sulla regione africana. Sappiamo che tra il 2024 e il 2025 avremo 13 miliardi di metri cubi nuovi di gas naturale liquefatto e circa 12 miliardi di gas in conduttura con nuove forniture. Ovviamente per sostituire i 29 miliardi di metri cubi che verranno a mancare dalla fornitura russa sarà necessario avere un piano di risparmio molto articolato”, dice ancora Cingolani nel videomessaggio inviato all’evento di Sima.
“Risparmiare è sempre corretto – aggiunge il ministro – ora diventa un ingrediente fondamentale per raggiungere prima possibile l’indipendenza energetica dalla Russia e anche per avere una sicurezza nazionale energetica resistente e resiliente”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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