Roma/Lazio. PCI coi lavoratori contro la guerra.

Partito Comunista Italiano Comitato regionale Lazio

COMUNICATO del 30 aprile 2022

Roma/Lazio. PCI Lazio conferma:no alla guerra, si alla pace. Con i lavoratori

I comunisti per la pace con i lavoratori ricostruendo il Partito Comunista Italiano anche nel Lazio. – ha detto Oreste della Posta dopo i lavori del Comitato regionale Lazio – Questo impegno è stato dichiarato in occasione è stata la riunione del Comitato regionale del Lazio, nominalmente entrato in carica prima del Congresso nazionale a Livorno di poche settimane fa. Ora, compiutamente operativo nel pieno della fase tremenda che il Paese e quindi il Lazio sta vivendo. Il riferimento è alla guerra e alla smania di guerreggiare proposta prepotentemente dalla NATO e dagli USA, alla quale non solo risponde il coprotagonista cioè la Gran Bretagna, ma anche l’intera UE e il nostro Governo, nonostante le iniziative contrarie che emergono nella società italiana e perfino con la maggioranza di contrarietà dei sondaggi. Oltre alla questione dell’intervento militare, il dibattito nel Comitato regionale è consapevole ed invita per la comprensione della crisi ucraina e per ragionare di una sua possibile ricomposizione, a conoscere e tenere presenti i fatti storici recenti che non costituiscono un optional: ometterli equivale a non capire nulla degli avvenimenti in corso o, in ogni caso, significa imbrogliare le carte. Ed esporli non fa diventare amici di Putin, come invece vorrebbe una soffocante cappa propagandistica. Allo stesso modo nel confronto assembleare sono state sottolineati sia gli elementi di crisi della società laziale, pre pandemia e pre crisi Ucraina, che erano, appunto già aggressive contro i lavoratori e le classi popolari, sia le conseguenze della pandemia e dei pericoli di estensione del conflitto ora. – ha continuato il segretario comunista – Fatti che concorrono tutti ad aggravare l’attacco al potere d’acquisto e alla sicurezza, nel campo della salute come in quello ambientale, nei confronti di chi vive del proprio lavoro, oppure non lo ha affatto. Questa consapevolezza del gruppo dirigente regionale del Partito Comunista Italiano ha messo al centro dell’attenzione la necessità da un lato di rinvigorire e dare vita ad ogni azione di lotta per la pace e in difesa dei lavoratori; e dall’altro di attrezzare il partito – che è la risposta certa da offrire a chi cerca un modo, un contenuto e una forza affidabile dalla parte degli sfruttati e della pace – per non lasciare che la disinformazione o la pervicacia dei potenti economici e politici raggiungano i loro scopi. Per questo – ha concluso Della Posta – insieme ad una agenda ricca di impegni volti a continuare il Cantiere Aperto che sta Ricostruendo il PCI, ci si è dotati, come costume comunista, di un esecutivo, una Segreteria che sia rappresentativa e adatta alle risposte da mettere in campo. Anzi, si è già fissato un indirizzo che indica di prevedere questa come un organo che si amplierà a breve, dando spazio ad altre energie per poter unitariamente e con forza produrre gli effetti della linea congressuale di Livorno anche qui nel Lazio.”. Intanto, secondo l’approvazione avvenuta nell’assemblea regionale, la Segreteria sarà affiancata dai cinque segretari di Federazione del Lazio come invitati permanenti: Virgilio Seu (Roma), Bruno Barbona (Frosinone), Sonia Pecorilli (Latina), Marco Luzi (Rieti) e Luigi Caria (Viterbo). I componenti della Segreteria sono oltre il Segretario, Oreste della Posta, Celina Angelini, presidente del CR, Lenino De Angelis, Tesoriere, Eros Mattioli, Guerino Inglesi, Antonio Mastrangeli, Lucia Addario e Maurizio Aversa.

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