Ucraina, Fratoianni: “Le armi non costruiscono la pace”.

Il leader di Sinistra Italiana: “Aggressione russa all’Ucraina ingiustificabile, ma se continuiamo a inviare armi la pace si allontana”. E difende l’Anpi.

ROMA – “Questa terribile guerra nasce da un’aggressione della Federazione russa all’Ucraina. Nessuna zona grigia può essere tollerata nell’interpretazione, un’aggressione ingiustificabile sotto ogni punto di vista. Ma assunto questo punto chiaro, la sinistra deve essere netta su un punto: le armi non costruiscono la pace e se continuiamo a inviare le armi, sempre più pesanti, la pace si allontana, l’escalation guadagna campo”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni intervenendo al congresso di Articolo 1.

“Sarebbe ora di costruire l’escalation della diplomazia. E sarebbe ora di dire basta – prosegue il leader di SI – alle parole armate. Lo voglio dire qui con forza: siamo indignati per l’oscenità di quei media e di gran parte della stampa che ogni giorno costruisce le liste di proscrizione del momento. Oggi addirittura la marcia Perugia-Assisi definita oscena perché c’è qualcuno che vuole fermare la guerra, ieri contro l’Anpi, che io considero un bene comune di questo Paese, poi i pacifisti, poi i sindacati. È un rovesciamento potente ed inaccettabile della realtà degli interventisti da divano“.

Fratoianni aggiunge: “Certo che la Russia è un’autocrazia, non l’abbiamo mai dimenticato, noi. Gli amici di Putin sono quelle organizzazioni neofasciste che da tempo chiediamo di sciogliere, cosa che il governo Draghi non fa. Oggi, di fronte alla guerra che torna, la sinistra è innanzitutto la sinistra della pace, ecco perché dico, cari compagni di Articolo 1: no all’aumento delle spese militari nel nostro Paese”, conclude il leader di Sinistra Italiana.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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