Il presidente dell’Associazione partigiani: “La Nato è un’organizzazione militare, ma se qualcuno vorrà sfilare così faremo l’impossibile perché sia libero di farlo senza incidenti o tensioni”.
Nessuna polemica sulle bandiere della Nato il 25 aprile. Il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, interpellato dalla Dire, precisa il senso delle sue parole, pronunciate oggi in conferenza stampa: “Noi non possiamo escludere nessuno e non vogliamo farlo. Non facciamo l’esame del sangue. Tutti gli antifascisti sono liberi di venire. Riteniamo che la presenza di bandiere della Nato, in quanto organizzazione militare, sia inopportuna. Dopo di che, non solo non le vieteremo, ci mancherebbe altro, ma faremo il possibile e l’impossibile perché chi decidesse di portarle possa farlo in tutta tranquillità, senza incidenti e tensioni. Anche questo per noi significa essere antifascisti”, dice Pagliarulo.
La polemica tiene banco sui social, dopo l’equivoco in conferenza stampa. Pagliarulo dice di ritenere inopportune i vessilli del patto atlantico alla festa della Liberazione. Molti si chiedono: ma perché proprio le bandiere della Nato? Come bandiere non sono proprio comuni. “È un problema che si è posto a Milano. Un articolo di giornale riferiva di un signore che si era proposto di venire in piazza con la bandiera della Nato. Se non sbaglio fa parte di una comunità ebraica – aggiunge il presidente dell’Anpi – La comunità ebraica di Milano non era favorevole a questa proposta. C’è stata una riunione del Comitato antifascista milanese in cui sembrava che questa proposta fosse stata ritirata, quindi non dovrebbero esserci problemi in ogni caso. Io comunque ho citato la bandiera della Nato in riferimento a questa vicenda“.
Ma lei continua a ritenere inopportuna la bandiera della Nato in piazza? “Sì – afferma Pagliarulo – perché quelle sono bandiere di un’organizzazione di difesa a carattere militare. La festa della Liberazione è una festa della società civile. Per questo sarebbero inopportune. Dopo di che, se ci dovessero essere, l‘obiettivo è evitare qualsiasi incidente. Anzi, di più – assicura il presidente dell’Associazione partigiani – faremo il possibile e l’impossibile perché non succedano incidenti”.
Quindi non vietate a nessuno di scendere in piazza il 25 aprile con la bandiera della Nato. “Ma ci mancherebbe altro. È tutto il contrario. Noi non vietiamo di portare le bandiere, non facciamo l’esame del sangue a chi viene – sottolinea il presidente Anpi – È una giornata pubblica di festa di tutti gli antifascisti. Tutti sono liberi di partecipare. Non siamo noi che possiamo dire chi deve farlo e chi no”.
Ma a voi non basta che chi sta in piazza lo faccia con spirito antifascista? “Certo che sì. Io non capisco il senso di questa polemica – puntualizza Pagliarulo – L’Anpi non può sindacare. L’unica cosa che può fare è contribuire a promuovere il massimo dell’accoglienza. Antifascismo è consentire a tutti di partecipare. E contribuiremo a far sì che tutte le manifestazioni si svolgano in modo pacifico e unitario”.
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