Missili nel Donetsk, bombardata la stazione di Kramatorsk: decine di morti, anche bambini.

Intanto riprendono i negoziati, in salita, dopo quanto avvenuto a Bucha, dove le autorità ucraine hanno denunciato centinaia di uccisioni di civili da parte delle forze armate russe.

 In Ucraina i negoziati, non bloccano le bombe. Continuano gli attacchi e i combattimenti, concentrati sempre più solo nelle regioni orientali dopo il ritiro dell’esercito russo da alcune aree, compresa la capitale Kiev. Secondo quanto riportato dall’amministratore militare della regione orientale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, oggi missili russi hanno colpito la stazione ferroviaria della città di Kramatorsk in un momento in cui questa “era gremita di persone”. Secondo il servizio di sicurezza di Kiev le vittime civili dell’attacco sarebbero 50, fra le quali quattro minori.

Intanto i negoziati con la Russia proseguono in formato online “con costanza”, ma quanto avvenuto a Bucha, dove le autorità ucraine hanno denunciato centinaia di uccisioni di civili da parte delle forze armate russe, ha peggiorato il clima generale dei colloqui. Ad affermarlo è Mykhailo Podolyak, capo della delegazioni ucraina agli incontri organizzati con Mosca per trovare una soluzione al conflitto cominciato lo scorso 24 febbraio.

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Parlando con l’agenzia ucraina Rbc Podolyak, che è anche consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, ha affermato che gli eventi di Bucha “hanno lasciato un’impronta” sullo “sfondo emotivo” con cui Kiev partecipa alle mediazioni e più in generale “sulla società ucraina, che ora vede in un’ottica molto più negativa la possibilità di negoziare con Mosca”.

Podolyak ha inoltre affermato che l’Ucraina è intenzionata a raggiungere un’intesa che “istituisca veri meccanismi di prevenzione della guerra” e che non riproponga gli stessi schemi di accordi di pace del passato, come quelli di Minsk, raggiunti al termini di un primo conflitto con la Russia nel 2014, che alla fine “portano solo a nuove tragedie”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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