Canterno – Le ruspe nell’area protetta per realizzare la pista ciclabile.
Nonostante la normativa di protezione, accade che, lungo le rive dell’area protetta Lago di Canterno le ruspe cingolate e il martello demolitore continuano a tracciare il percorso della pista ciclabile fino a lambire il cuore della Garzaia più alta in quota del Lazio e senza alcuna cautela per gli ecosistemi presenti.
L’Areale protetto è sotto attacco; colline ferite, parte dello scavo di sbancamento a precipizio sul lago di Canterno, opere murarie a secco – testimonianza del passato – a rischio crollo, materiale di scavo abbandonato nella scarpata sottostante sino a precipitare nello stesso lago. Neppure mancasse lo spazio dove far passare la pista ciclabile circumlacuale senza distruggere la sky line del lago. E pensare, che percorsi esistenti ed alternativi in questa zona ve ne sono.
Nei primi giorni dall’inizio dei lavori, gli attivisti di Fare Verde Fiuggi avevano ottenuto un incontro con i vertici dell’Ente Regionale Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, chiudendo lo stesso con la promessa degli stessi di: riprendere i lavori intervendo sulle criticità ambientali create e di prestare la massima attenzione per evitare ulteriori criticità ed elementi di disturbo alla stagione riproduttiva. La situazione attuale riflette tutt’altro, lasciando gli stessi attivisti feriti allo stesso modo nel quale la Natura ha dovuto subire questo intervento. E pensare che proprio lo scorso anno, sempre gli attivisti di Fare Verde Fiuggi documentavano per la prima volta la nidificazione dell’Airone Guardabuoi. Nidificazione che anche per questo Ardeide viene messa in pericolo dai rumori degli escavatori troppo vicini alla Garzaia, oltre alla dalla drastica riduzione del livello dell’acqua anche se la specie è protetta ai sensi della legge 157/1992, e purtroppo, risente anche dalla riduzione delle zone umide e dei disturbi arrecati dalla pressione antropica attuale e di quella che verrà con l’entrata in funzione dell’opera.
Alla luce di quanto è sotto la visione di tutti, Fare Verde crede fermamente che gli interventi in atto sono talmente invasivi che, oltre a creare disturbo all’avifauna, hanno modificato il paesaggio in maniera drastica, creato formazione di pericoli che potrebbero derivare dal percorso che rasenta il precipizio sul lago e dalle pietre che potrebbero invadere la stessa pista a causa della presenza di, ad esempio, cinghiali e caprioli, che le potrebbero far rotolare a valle e sulla sede della stessa pista. La pista ciclabile, che dovrebbe essere un’opera di estrema sostenibilità, in questo caso diventa assolutamente insostenibile lungo le rive dell’area protetta del Lago di Canterno.
Scegliere percorsi meno invasivi poteva essere la scelta corretta ma evidentemente all’essere umano piace mortificare quello che Madre Natura crea e cerca di mantenere con tanta difficoltà e adattamento. Fare Verde Fiuggi si ripropone di acquisire tutti gli atti, continuare le proprie azioni di monitoraggio affinché quest’opera venga realizzata nel pieno rispetto Ambientale e soprattutto, che vengano colmate tutte le criticità create con vere e proprie opere di “Ingegneria Naturalistica”!