Ucraina, Draghi: “Sanzioni funzionano, l’Europa sarà indipendente dal gas russo”.

di Antonio Bravetti

Il premier annuncia poi che presto si terrà un incontro con la Turchia e la Francia.

Sia il summit della Nato che quello del G7 hanno mostrato un’unità straordinaria nel condannare l’aggressione all’Ucraina e nel decidere di inasprire le sanzioni se fosse necessario”. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Draghi, a Bruxelles. “Le sanzioni sono state descritte come straordinariamente efficaci, l’economia russa è fortemente indebolita”, aggiunge.

Per quanto riguarda “come affrontare il problema della sicurezza energetica e agroalimentare in entrambi i casi la risposta è una combinazione di diversificazione: cambiare le fonti di approvvigionamento, come stiamo facendo. In altre parole l’Europa vuole diventare indipendente dal gas russo“, chiarisce Draghi. Pagare il gas in rubli? “Questa fondamentalmente è una violazione contrattuale, i contratti sono considerati violati se questa clausola viene applicata dalla Russia”.

“Non c’è stata nessuna condanna della Cina, anzi, la speranza è che Pechino contribuisca al processo di pace. Tanto dobbiamo essere fermi con le sanzioni, tanto dobbiamo cercare disperatamente la pace. L’Italia- sottolinea il Premier- come gli altri Paesi, si muove lungo questi due binari”.

Sulle armi all’Ucraina “ho ribadito l’impegno che hanno preso tutti gli altri governi nei confronti della Nato: noi abbiamo questo impegno storico e continueremo a osservarlo”. Ma su un ulteriore impegno dell’Alleanza Atlantica, Draghi spiega: “E’ stato ribadito che non è possibile coinvolgere né la Nato né l’Unione europea in una ‘no fly zone’ sull’Ucraina”.

Infine Draghi annuncia che “l’incontro con Erdogan è andato bene” e “avremo presto un incontro” a tre “con Turchia e Francia per far funzionare di nuovo quel foro di collaborazione”.

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