COVID. ANPI: PANDEMIA HA AUMENTATO DISUGUAGLIANZE SOCIALI.

PAGLIARULO: HA MESSO A NUDO CRITICITÀ TITOLO V COSTITUZIONE (DIRE) Riccione (Rimini), 24 mar. – “Alla diffusione della pandemia ha corrisposto una espansione smisurata delle diseguaglianze sociali, già profondamente aumentate negli ultimi vent’anni”. Nella sua relazione al Congresso nazionale in corso a Riccione in provincia di Rimini, il presidente di Anpi Gianfranco Paragliulo si sofferma anche sulla pandemia, sottolineando che “il mondo si è diviso persino sui vaccini: i vaccini occidentali, russi, cinesi, cubani”. Così è “fallito l’obiettivo di una comunione mondiale della ricerca e della distribuzione” e infatti “l’appello dell’India e del Sud Africa, al fine di una sospensione dei brevetti tale da consentire in loco la produzione dei vaccini, non è stato accolto anche grazie al rifiuto dell’Unione europea, con la conseguenza che una parte del mondo, la più povera, è ancora priva della copertura vaccinale”. Non solo, aggiunge, si è assistito al “nascere e allo svilupparsi di un movimento composito, prima no covid, poi no-vax, poi no-greenpass”, che “contiene un coacervo di idee e di emozioni, dove coesistono critiche al contrasto alla pandemia, spesso non condivisibili ma legittime”. E “in questo magma si è inserita con successo in alcune circostanze l’eversione nera, il cui punto più alto è stato rappresentato dall’assalto alla sede nazionale della Cgil”. Insomma, tira le somme, “la pandemia ha messo a nudo il re, e cioè le incoerenze e le criticità del Titolo V della Costituzione, l’indebolimento della Sanità pubblica a vantaggio della Sanità privata avvenuto negli scorsi decenni, l’impoverimento della rete dei medici di base”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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