Ucraina, a Mariupol respinta la proposta di resa. Ue denuncia crimini di guerra.

di Alessandra Fabbretti

Si continua a combattere nel centro di Mariupol, bombardamenti anche su Odessa e Sumy.
 In Ucraina sei persone hanno perso la vita in un centro commerciale di Kiev, colpito dai missili russi che, secondo quanto riporta la stampa internazionale, sono deflagrati distruggendo un edificio di dieci piani e i veicoli in strada e causando un profondo cratere.

Stamani, l’Alto rappresentante dell’Unione europea Josep Borrell ha invece condannato l’assedio che prosegue da giorni alla città di Mariupol, a sud, sul mare di Azov. “I bombardamenti indiscriminati stanno devastando la città e uccidendo tutti”, costituendo “un crimine di guerra”, ha detto il capo della diplomazia Ue, che è intervenuto in attesa del vertice dei ministri degli Esteri e della Difesa europei. Il Consiglio mira a definire i prossimi passi dell’Unione e definire un nuovo pacchetto di sanzioni economiche contro Mosca. Lo stesso tema sarà al centro della visita del presidente americano Joe Biden in Polonia. Prima della tappa a Varsavia, Biden si recherà a Bruxelles per un summit con i leader della Nato, del G7 e dell’Ue.

Il Cremlino ha nuovamente invitato l’esercito che difende Mariupol ad arrendersi, ma da Kiev è giunto un no: “Non se ne parla, né della resa, né di deporre le armi, abbiamo già informato la Russia” ha detto il vice-primo ministro Iryna Verechtchouk alla testata Ukrayinskaya Pravda. Mosca infatti aveva chiesto all’esecutivo ucraino una risposta scritta al suo ultimatum entro la mattina di oggi. Bombardamenti russi dalle navi da guerra posizionate nel mar Nero hanno intanto danneggiato diversi edifici della città portuale di Odessa, ma al momento non si sarebbero registrate ancora vittime. Lo ha confermato sul proprio canale Telegram Serhiy Bratchuk, il portavoce dell’Amministrazione militare dell’oblast di Odessa.

Infine a nord-orientale, l’attacco che intorno alle 5 del mattino ha colpito un impianto per la produzione di ammonio nella città assediata di Sumy ha causato una “leggera fuoriuscita” della sostanza tossica. Sebbene il Servizio nazionale per le emergenze avesse in un primo momento invitato la popolazione ad allontanarsi, ora l’organismo ha fatto sapere che l’allerta è rientrata. Squadre sono già intervenute sul posto per mettere l’impianto in sicurezza.

NEL POMERIGGIO TELEFONATA DRAGHI CON BIDEN, MACRON, SCHOLZ, JOHNSON

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, avrà oggi pomeriggio una telefonata con il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il Presidente francese, Emmanuel Macron, il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il Primo Ministro britannico, Boris Johnson, in preparazione dei vertici NATO e G7 e del Consiglio Europeo di questa settimana.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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