Paralimpiadi, nella notte prima medaglia azzurra: Bertagnolli argento nel Super-G.

di Mirko Gabriele Narducci

Dal nostro inviato – Per Giacomo Bertagnolli, portabandiera dell’Italia nella cerimonia d’apertura di venerdì scorso, si tratta della quinta medaglia paralimpica.
YANQING (CINA) – Arriva dallo sci alpino, nella seconda giornata di gare, la prima medaglia azzurra ai Giochi paralimpici di Pechino 2022. Nella mattinata cinese, quando in Italia era ancora notte fonda, Giacomo Bertagnolli, con la guida Andrea Ravelli, ha infatti conquistato l’argento nel Super-G maschile vision impaired sulla pista veloce del National Alpine Skiing Centre di Yanqing. Bertagnolli, uno degli atleti più attesi della Paralimpiade, ha chiuso la gara al secondo posto fermando il cronometro a 1:09.31, a 4 decimi dalla medaglia d’oro Neil Simpson (GBR). A completare il podio l’austriaco Johannes Aigner.

Per Bertagnolli, portabandiera dell’Italia nella cerimonia d’apertura di venerdì scorso, si tratta della quinta medaglia paralimpica e, in particolare, del secondo argento nel Super-G dopo quello conquistato a PyeongChang nel 2018.

BERTAGNOLLI: ARGENTO TANTA ROBA, TOLTO PESO E ORA PUNTO ALL’ORO

Venerdì ha portato il Tricolore nella cerimonia di apertura, oggi il primo metallo nel medagliere azzurro. Giacomo Bertagnolli, fresco vincitore dell’argento nel Super-G maschile vision impaired insieme alla sua guida Andrea Ravelli, è finora l’atleta di punta della spedizione italiana ai Giochi paralimpici invernali di Pechino 2022. “Oggi è una grandissima giornata, l’emozione provata durante la gara è incredibile e quando poi arrivi alla fine e soprattutto vedi che hai anche portato a casa il risultato, è tanta roba”, ha detto a caldo Bertagnolli, intervistato dall’agenzia Dire nella zona mista della pista veloce del National Alpine Skiing Centre di Yanqing.

Questa medaglia “ci serviva innanzitutto per prendere molta più confidenza per le prossime tre gare, e poi è un peso che ci togliamo dalla testa e dal cuore sia io che Andrea: dopo il sesto posto di ieri (nella discesa libera, ndr) questa medaglia ci ricorda che siamo lì e se vogliamo ce la giochiamo. Ieri abbiamo preso la rincorsa, purtroppo la pista non è la nostra perché ci sono tanti piani e io essendo leggero sono svantaggiato da quel punto di vista, ma oggi con il Super-G che è già più nelle mie corde mi son fidato maggiormente. E poi lo volevo: io sono abituato a voler far bene, perciò il sesto posto mi ha solo caricato di più per oggi. E oggi che sono arrivato secondo mi caricherò ancora di più per domani“.

Da Super-G a Super-Jack, perché con l’argento di oggi Bertagnolli ha bissato il risultato di quattro anni fa a PyeongChang: “È vero, in Corea abbiamo fatto il secondo posto con Fabrizio (Casal, la sua guida precedente, ndr) però eravamo arrivati più vicini al primo posto, eravamo a 16 centesimi a fronte dei 40 di oggi, ma siamo sempre lì e bisogna anche ricordarsi che rispetto a quattro anni fa il livello si è alzato incredibilmente, quindi sono contento”, ha spiegato sempre parlando con la Dire.

A 23 anni l’atleta azzurro ha già portato a casa cinque medaglie paralimpiche, e in Cina ci sono ancora tre gare da disputare: “Adesso che mi sono tolto il peso della medaglia, che un po’ si faceva sentire anche se dicevo di no, posso sciare con la testa più libera di sempre, com’era già successo a PyeongChang. E speriamo di ripetere anche l’escalation fatta in Corea: bronzo, argento, oro, oro. Questa volta siamo già all’argento, ma bisognerà vedere: noi ci concentreremo al massimo”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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