ROMA – Le forze armate russe avrebbero preso il pieno controllo della città ucraina di Kherson, capoluogo dell’omonimo oblast meridionale situato a circa 80 chilometri dalla costa del Mar Nero e a poco più di 100 dal confine con la regione della Crimea. A sostenerlo è il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, rilanciato dall’agenzia pubblica Tass.
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Il dirigente della Difesa russa ha affermato che “infrastrutture civili, strutture di supporto vitale per la popolazione e trasporti urbani operano regolarmente” in città e che Kherson “non soffre di carenza di cibo e beni essenziali”.
In città si trova ancora la squadra della Missione speciale di monitoraggio Osce in Ucraina (Smm), che ha comunicato in una nota di “trovarsi in un rifugio” mentre continuano a sentirsi “esplosioni multiple e colpi di mitragliatrice“. Il personale dell’organismo, istituito nell’ambito degli accordi di Minsk siglati nel 2015, è già stato evacuato da Donetsk e Lugask, capoluoghi delle provincie separatiste della regione di Donbass il cui riconoscimento da parte di Mosca ha di fatto innescato il conflitto in corso.
Il personale dell’Osce che si trovava a Kharkiv invece, altra città dell’est dell’Ucraina che è teatro di intensi combattimenti nelle ultime ore, è stato trasferito a Dnipro, 185 chilometri a sud-est.
LE IMMAGINI DI CIÒ CHE RESTA DI KHARKIV
Nella notte sono continuati a piovere missili su Keiv e ancora più su Kharkiv, da cui arrivano immagini e video di rovine: “Kharkiv stamane dopo una notte di pesanti raid di occupanti puntiniani”, scrivono fonti di difesa e soccorso ucraine su Twitter.
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