Ucraina. Paolo Capone, Leader UGL: “A rischio la ripresa del Paese. Servono nuove risorse a sostegno dei lavoratori”.

“Le conseguenze economiche del conflitto tra Russia e Ucraina rischiano di compromettere le prospettive di ripresa del Paese. Come ha sottolineato il premier Draghi, la preoccupazione più forte riguarda il settore energetico, colpito duramente dai rincari. Va considerato, infatti, che importiamo circa il 45% del gas dalla Russia. E’ essenziale, dunque, incrementare la produzione nazionale, al fine di abbassare i costi, garantire una gestione più semplice e accelerare il processo verso la transizione energetica. Auspichiamo, dunque, lo stanziamento di maggiori risorse anche attraverso uno scostamento di bilancio se si rendesse necessario, a sostegno di un piano energetico a medio e lungo termine che prenda in considerazione fonti alternative quali gas naturale e nucleare di ultima generazione. E’ fondamentale, inoltre, prolungare la sospensione del Patto di stabilità al fine di mettere al riparo lavoratori e imprese dalle ripercussioni derivanti dalle sanzioni adottate in coordinamento con i partner del G7”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito all’informativa urgente alla Camera sul conflitto tra Russia e Ucraina.
 
 
 
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