COVID. RASI: PIÙ RESTRIZIONI IN ITALIA? PARAGONI TRA PAESI DIFFICILI. E SU DJOKOVIC…

Vaccino, Rasi: obbligo per tutti sarebbe stato più semplice e onesto
Roma – “L’obbligo di vaccino per tutti? Probabilmente lo avrei fatto, perché è più semplice, più onesto e più diretto”. Ha risposto così Guido Rasi, consulente del commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo, già direttore esecutivo dell’Ema, docente di Microbiologia all’Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico di Consulcesi, interpellato sul tema nel corso di una intervista video rilasciata alla Dire.
“È giustificato da tante considerazioni di evidenze scientifiche- ha aggiunto- e di considerazioni etiche di cosa debba prevalere, l’interesse pubblico verso la convinzione del singolo”.
Più restrizioni in Italia? Paragoni tra paesi difficili
“Alcuni hanno allargato molto maglie, ma hanno loro step”
“Intanto l’allentamento delle restrizioni che vengono annunciate in altri Paesi hanno anche quelle i loro
step e i loro gradini. Indubbiamente alcuni Paesi hanno effettivamente allargato molto le maglie. Ci sono tanti motivi, politici, senz’altro, sociali e anche di situazione territoriale”. Ha risposto così Guido Rasi, consulente del commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo, già direttore esecutivo dell’Ema, docente di Microbiologia all’Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico di Consulcesi, interpellato sul tema nel corso di una intervista video rilasciata alla Dire.
“Prendiamo la Danimarca: ha più infetti di noi per milione di abitante- ha spiegato Rasi- ma ha 500 morti per milione di abitante, noi ne abbiamo il quintuplo, circa 2.500. Hanno la possibilità di gestire il territorio in maniera diversa, quindi giustamente adeguano alla situazione. I paragoni diretti sono veramente molto difficili”.
Djokovic, “per coerenza non dovrebbe giocare gli internazionali”
“Così magari il torneo lo vince pure un italiano”
“Per un motivo di coerenza, vista anche la posizione difficile che ha preso l’Australia, fare la parte di quelli che con un cavillo lo ammettono forse non ci fa fare una bella figura. Sarei più per il no, così poi magari vince pure un italiano. Lo dico in maniera antisportiva”. Ha risposto così Guido Rasi, consulente del commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo, già direttore esecutivo dell’Ema, docente di Microbiologia all’Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico di Consulcesi, interpellato dalla Dire su una eventuale partecipazione del tennista serbo Novak Djokovic
agli Internazionali di Tennis che si svolgeranno a Roma nel mese di maggio.
Il resto dell’intervista sul sito Dire.it
Agenzia DIRE   www.dire.it

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