Berrettini battuto 3-1 da Nadal, sfuma il sogno della finale agli Australian Open.
Sfuma il sogno della finale agli Australian Open per Matteo Berrettini. Il tennista romano, numero 7 del ranking Atp e del seeding, è stato battuto in semifinale da Rafa Nadal, numero 5 al mondo e 6 del tabellone: nella Rod Laver Arena di Melbourne finisce 3-1 per lo spagnolo che si è imposto 6-3, 6-2, 3-6, 6-3.
Per Berrettini è stata la terza ‘semi’ di uno slam in carriera (Us Open 2019 e Wimbledon 2021 le precedenti), mentre Nadal cercherà ora di conquistare il titolo vinto per l’ultima volta nel 2019 e aspetterà il vincente dell’altra semifinale in programma tra Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev.
BERRETTINI: “ORGOGLIOSO, POSSO ANCORA CRESCERE”
“Era la prima volta che giocavo con il tetto chiuso e ho avuto bisogno di un po’ di tempo per adattarmi alle condizioni di gioco: all’inizio ero un po’ sfasato. Non è da tutti i giorni giocare con Rafa in uno Slam. Lui non ha sbagliato una decisione. Sento di poter fare di più. Non è detto che avrei vinto. La prossima volta spero di poter fare meglio” ma “sono orgoglioso di quello che ho fatto: il mio livello sta crescendo e credo sia positivo avere ancora margini”, ha dichiarato Matteo Berrettini in conferenza stampa dopo la semifinale degli Australian Open persa in quattro set contro Rafa Nadal.
“Rispetto al match di New York (la semifinale degli Us Open nel 2019 sempre contro Nadal, ndr) sono entrato in campo con una consapevolezza diversa- ha raccontato- E la reazione che ho avuto dopo i primi 2 set lo conferma. Questi match mi fanno capire che sto lavorando bene”. Oggi però “non sono stato al suo livello di intensità mentale, non è giusto nei confronti di Rafa dire che gli ho regalato 2 set: non ricordo un suo errore gratuito a inizio match”. Per il romano, che da lunedì sarà numero 6 al mondo, c’è una convinzione: “Questo è uno sport maledetto, devi sempre provare a chiedere di più a te stesso altrimenti queste partite non si vincono. Basta guardare quello che sta facendo Rafa: ho sbagliato 2 dritti sui due 15-30 del quarto set, che, se vuoi vincere con lui, non puoi non cogliere”.
NADAL IN LACRIME: “QUESTO SIGNIFICA MOLTO PER ME”
Con questa vittoria, il maiorchino ha raggiunto per la sesta volta l’ultimo atto degli Aus Open – il 29esimo in un Major – dove ha vinto il trofeo nel 2009. In caso di successo sarebbe il 21esimo titolo in uno slam per il 35enne di Manacor, che staccherebbe così Roger Federer e Novak Djokovic. Al termine del match con l’azzurro, con cui ha raggiunto le 500 vittorie sul cemento, Nadal è scoppiato in lacrime e ha confessato: “Significa molto per me essere di nuovo in finale qui, un mese fa non sapevo nemmeno se avrei giocato ancora“, ha detto riferendosi al problema al piede che lo ha costretto a un’operazione e a fermarsi negli ultimi sei mesi dello scorso anno. “Non credevo di potercela fare e mi ritengo fortunato. Ora proverò a godermi la vittoria di oggi e fare del mio meglio domenica”, ha concluso Nadal.
IN FINALE SARÀ NADAL-MEDVEDEV
La finale degli Australian Open, in programma domenica, vedrà di fronte Rafa Nadal e Daniil Medvedev. Il russo, infatti, nella seconda semifinale di Melbourne ha avuto la meglio sul numero 4 del ranking Stefanos Tsitsipas in 4 set: 7-6 (5), 4-6, 6-4, 6-1 il punteggio finale in un match carico di tensione, dati i pessimi rapporti tra i due e per le urla e le intemperanze di Medvedev contro il giudice di sedia. Con la vittoria di oggi, il numero due al mondo diventa il giocatore russo con il maggior numero di finali Slam (4), a pari merito con Marat Safin. Ma, soprattutto, in caso di vittoria del torneo arriverebbe la spallata alla prima posizione del ranking Atp occupata da Novak Djokovic: Medvedev, infatti, diventerebbe il nuovo re del tennis mondiale il 21 febbraio.
Agenzia DiRE www.dire.it