Quirinale, terza giornata di votazioni. Asse Letta-Renzi contro Casellati. Grillo: “Draghi resti premier”.

Si parte alle 11, il quorum è sempre di 673 voti.

di Michele Bollino, Antonio Bravetti, Ugo Cataluddi, Vittorio Di Mambro, Alfonso Raimo e Federico Sorrentino.

 Terza giornata di votazioni per il presidente della Repubblica, dopo la fumata nera ieri a MontecitorioAncora una volta, è la scheda bianca a farla da padrona: su 978 voti dei grandi elettori, in 412 non era presente alcun nome. Il più votato è stato il presidente uscente Sergio Mattarella (125 preferenze), seguito da Guido Crosetto, proposto da Fratelli d’Italia ma che con 114 voti ha raccolto ben più preferenze di quelle della delegazione del partito di Giorgia Meloni (63).

LEGGI ANCHE: Quirinale, i risultati del terzo scrutinio: prevale ancora la scheda bianca

SALVINI APRE A CASELLATI, LETTA E RENZI DICONO NO

Per Enrico Letta il metodo del confronto con il centrodestra deve essere quello pre-Covid delle riunioni “chiusi in una stanza a pane e acqua fino a quando non decidiamo”. Tra i nomi papabili c’è anche quello di Maria Elisabetta Casellati. Stamattina il leader della Lega Matteo Salvini, ha sottolineato come la presidente del Senato sia candidabile senza alcuna necessità di essere proposta da lui. “La Casellati come Fico sono le più alte cariche istituzionali. Quindi non fanno parte di rose politiche, di proposte. Se uno la chiama penso sia a disposizione”, ha dichiarato.

LEGGI ANCHE: Quirinale, avanza l’ipotesi Mattarella bis. Domani si entra nel vivo

Ma da Enrico Letta è arrivata una netta chiusura all’ipotesi: “Operazione assurda e incomprensibile, così salta tutto”, ha spiegato il segretario del Pd. Una posizione a cui si allinea anche Italia Viva, dopo un incontro tra Renzi e Letta: “No a nomi che mettano a rischio la coalizione che sostiene il Governo”.

LEGGI ANCHE: Quirinale, sfioriscono subito le rose: torna il conclave e si riparla del Mattarella bis

Ieri il centrodestra ha proposto una rosa di tre nomiLetizia Moratti, Carlo Nordio e Marcello Pera, e il centrosinistra, dopo un vertice Letta-Conte-Speranza, l’ha bocciata: “Pur rispettando le legittime scelte del centrodestra, non riteniamo che su quei nomi possa svilupparsi quella larga condivisione in questo momento necessaria“, hanno dichiarato le delegazioni.

LEGGI ANCHE: Quirinale, Salvini: “Casellati è candidabile, non ha bisogno che la sponsorizzi io”

18.03 – FDI: “SALVINI INDIVIDUI IL CANDIDATO PIÙ ATTRATTIVO NELLA ROSA”

“Il risultato della candidatura di bandiera di Guido Crosetto, che raccoglie in aula il doppio dei voti di Fratelli d’Italia che lo proponeva, dimostra la potenziale attrattività che avrebbe un candidato unitario del centrodestra nell’attuale Parlamento. Ragione per la quale ancora una volta, pienamente soddisfatti dell’unità con cui il centrodestra si sta muovendo in questa fase, FdI continua a ritenere imprescindibile una votazione compatta del centrodestra su un candidato della coalizione, come concordemente valutato nell’ultimo vertice. A Matteo Salvini il mandato di individuare, attraverso le sue molteplici interlocuzioni, il candidato più attrattivo tra quelli presentati ieri”. Lo comunica in una nota Fratelli d’Italia.

17.44 – NENCINI (PSI): “PRENDE CORPO IPOTESI ELETTO A LARGA MAGGIORANZA”

“Sono ottimista. Prende corpo l’ipotesi che abbiamo sempre sostenuto di un presidente eletto a larga maggioranza. È la strada maestra da battere per chi ama l’Italia”. Così in un post su Facebook il senatore del Psi, Riccardo Nencini.

17.41 – GASPARRI: “SINISTRA VUOLE DETTARE REGOLE SENZA AVERE NUMERI”

“Purtroppo la sinistra si dimostra faziosa contro qualsiasi ipotesi non nasca da loro. Prima l’ostracismo a Berlusconi, poi il no a una rosa di persone qualificate e senza tessere di partito, ora i toni di Letta assolutamente sgradevoli e inaccettabili nei confronti della presidente del Senato Casellati, da tutti stimata e apprezzata. Purtroppo la sinistra pretende di dettare le regole anche quando non ha i numeri per farlo”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri, componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia.

17.40 – GRILLO PARLA CON CONTE: “DRAGHI RESTI PREMIER, AL COLLE NOME SUPER PARTES”

Nella telefonata di oggi fra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, il fondatore del Movimento 5 Stelle si è detto favorevole alla permanenza di Draghi alla guida del Governo e favorevole alla ricerca di un nome super partes e autorevole per il Quirinale. È quanto fanno sapere fonti del M5S.

17.39 – “LUNGA E CORDIALE TELEFONATA” TRA BERLUSCONI E SALVINI

Il presidente Silvio Berlusconi e Matteo Salvini hanno avuto una lunga e cordiale telefonata. Al centro del colloquio i principali dossier politici e, in particolare, l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica.

17.23 – CARFAGNA: “VOTI A CROSETTO NON SPACCANO CENTRODESTRA”

“Non è sempre facile trovare la quadra, la nostra Costituzione richiede quorum alti durante la prime tre votazioni, da domani la maggioranza semplice. Non è sempre facile trovare un’intesa su un nome che ha il dovere di rappresentare l’unità per i prossimi sette anni, ma confido che nelle prossime ore si possa arrivare a una soluzione condivisa”. Lo dice, parlando delle votazioni in corso per l’elezione del Capo dello Stato, la ministra per il Sud Mara Carfagna, intervenendo a margine di una iniziativa nel parco Verde di Caivano (Napoli). “Mi auguro – aggiunge – che si possa fare presto e bene nell’interesse dal Paese”.

“Fratelli d’Italia, per bocca della stessa presidente Giorgia Meloni, ha ribadito il significato e il senso di questo voto, che non è un voto dietro cui si cela la volontà di spaccare il centrodestra – sottolinea Carfagna – La stessa presidente Meloni ha detto che assolutamente il centrodestra è unito e compatto. Credo che Fratelli d’Italia abbia solo rivendicato il suo diritto di contarsi su un nome tra l’altro molto rappresentativo per quel partito e stimato oltre i confini di quel partito”. Quella di FdI “non è un’iniziativa per spaccare il centrodestra – assicura Carfagna – che continua a riaffermare la volontà di essere unito e compatto”.

16.45 – ALTERNATIVA: “RADDOPPIO VOTI PER MADDALENA SEGNALE IMPORTANTE”

“Abbiamo portato avanti con convinzione il nome di Paolo Maddalena in questi primi scrutini per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, l’indicazione che abbiamo condiviso con alcuni colleghi del Gruppo Misto di una figura terza che possa davvero essere garante della Costituzione e degli interessi dei cittadini italiani ha raccolto strada facendo ulteriori consensi fino ai 61 voti registrati oggi. Il raddoppio dei voti per Paolo Maddalena ci dà il segnale che l’area di chi ha a cuore la Costituzione e gli interessi dell’Italia e dei suoi beni pubblici sta finalmente crescendo nel Parlamento”. Lo affermano i grandi elettori di Alternativa.

16.43 – SALVINI: “LA SOLUZIONE PUÒ ESSERE VICINA”

Il segretario della Lega Matteo Salvini ha convocato una riunione con i governatori alle 17,30 e con i vertici del partito alle 18. Successivamente vedrà i gruppi parlamentari. “Lavoro con fiducia, serietà e ottimismo. La soluzione può essere vicina”, dichiara il leader leghista.

16.35 – GRILLO TELEFONA A MENTANA: “MAI SOSTENUTO DRAGHI AL COLLE CON CONTE”

Beppe Grillo telefona in diretta a Enrico Mentana, su La7, e smentisce di aver parlato con Giuseppe Conte del sostegno a Draghi per il Quirinale. “Con Conte vi sentite sempre, ma non avete mai parlato dell’argomento di votare Draghi al Quirinale. Ok?”, dice Mentana riassumendo il contenuto della sua telefonata con Grillo.

16.13 – BERNINI (FI): “CONCLAVE? ASPETTIAMO CONVOCAZIONE CAMERLENGO LETTA”

Il conclave? “Stiamo aspettando dal camerlengo Enrico Letta una convocazione per esser chiusi dentro a pane e acqua e prendere una decisione il più possibile condivisa nelle condizioni date”. Così a Rai Radio1 la capogruppo al senato di Forza Italia Anna Maria Bernini. Qualora ci si impantanasse tra veti incrociati, un Mattarella bis potrebbe rappresentare una soluzione, seppur estrema? “È difficile dare una risposta, come si dice, una parola è poco e due sono troppe. Speriamo di non impantanarci – ha detto Bernini – francamente avendo dei candidati in pista e altri che potremmo schierare, pensare subito al refugium peccatorum di una politica che non riesce a produrre quello che vorrebbe mi sembra quantomeno prematuro”.

15.48 – DOMANI SI VOTA ALLE 11, IL QUORUM SCENDE A QUOTA 505

Il quarto scrutinio per l’elezione del capo dello Stato è in programma domani alle 11 alla Camera dei deputati. Il quorum scende a 505.

15.47 – TERMINATO LO SCRUTINIO, I RISULTATI DELLA TERZA VOTAZIONE

Sono 412 le schede bianche del terzo scrutinio per l’elezione del nuovo capo dello Stato a fronte di 978 voti dei grandi elettori. Il quorum di 673 non è stato dunque raggiunto. Mattarella il più votato con 125 preferenze, seguono Crosetto 114, Maddalena 61, Casini 52, Giorgetti 19, Cartabia 8, Manconi 8, Bersani 7, Bossi 7.

15.29 – FONTI ITALIA VIVA: “ASSE CON LETTA, NO A CANDIDATURE CHE DIVIDANO MAGGIORANZA”

“No a candidature che dividono la maggioranza: Matteo Renzi concorda con Enrico Letta sulla necessità di evitare nomi che mettano a rischio la coalizione che sostiene il Governo”. Lo spiegano fonti di Italia Viva.

15.22 – MATTARELLA RICEVE 125 PREFERENZE

In netta crescita i voti per Sergio Mattarella. Ieri il presidente della Repubblica era stato votato da 39 grandi elettori. Oggi a spoglio del terzo scrutinio concluso, Mattarella prende 125 voti. Ben di più, dunque, dei 73 senatori M5s, che prima del voto hanno espresso l’orientamento a scrivere il nome del Capo dello stato già dal terzo scrutinio.

15.21 – PER CROSETTO 114 VOTI. “VOLEVO LO JUVENTUS CLUB…”

“La mia è una candidatura di bandiera che c’è oggi, domani non ci sarà più. Io volevo candidarmi come presidente dello Juventus club…”. Scherza con i cronisti Guido Crosetto lasciando la sede di Montecitorio proprio mentre il presidente della Camera Roberto Fico ha ultimato lo spoglio della terza votazione. Sono 114 le preferenze con il nome dell’esponente Fdi, 52 in più rispetto ai grandi elettori del suo partito.

“Chi mi ha votato? Non li so i voti”, ha detto Crosetto mentre salutava affettuosamente la grillina Laura Castelli. “Se mi ha votato anche lei? Non lo so”, ride. “Questi voti non contano niente, ma fanno piacere. L’elezione del presidente della Repubblica – ha aggiunto Crosetto – è sempre stata nelle mani dei leader politici e nella loro capacità di trovare convergenze per il bene del Paese. Quando? Speriamo dopodomani”.

15.17 – LETTA: “CANDIDATURA CASELLATI ASSURDA”

“Proporre la candidatura della seconda carica dello Stato, insieme all’opposizione, contro i propri alleati di governo sarebbe un’operazione mai vista nella storia del Quirinale. Assurda e incomprensibile. Rappresenterebbe, in sintesi, il modo più diretto per far saltare tutto”. Lo ha twittato Enrico Letta dopo aver incontrato a lungo alla Camera Matteo Renzi.

15.03 – PER MATTARELLA GIÀ PIÙ DI 100 VOTI

Aumentano i voti per Sergio Mattarella. Ieri il presidente della Camera era stato votato da 39 grandi elettori. Oggi mentre lo spoglio del terzo scrutinio è ancora in corso, Mattarella supera quota 100. Ben di più, dunque, dei 73 senatori M5S, che prima del voto hanno espresso l’orientamento a scrivere il nome del Capo dello stato già dal terzo scrutinio.

14.47 – INCONTRO LETTA-RENZI. PD: “NO A CANDIDATI DI PARTE”

A quanto si apprende da fonti del Nazareno si è svolto nel gruppo di Italia Viva alla Camera un lungo incontro tra Enrico Letta e Matteo Renzi. Il colloquio è servito a concordare i prossimi passi. Il segretario dem ha confermato che il Pd è contrario ad una candidatura di parte che spacchi la maggioranza. E che farà il possibile per bloccarla.

14.43 – BOCCIA (PD): “SOLUZIONE INTORNO ALLA MAGGIORANZA DI GOVERNO”

Francesco Boccia, deputato Pd e responsabile Regioni e Enti locali della segreteria nazionale, precisa che nel colloquio a Radio Immagina con i radioascoltatori ha parlato della “necessità di trovare una soluzione unitaria intorno alla maggioranza che sostiene il governo Draghi, proteggendo il lavoro comune fatto in questi mesi. E non ha fatto alcun riferimento alla figura del presidente del Consiglio che va in ogni caso protetto dal confronto politico in corso”.

14.25 – CESA: “DISCUTERE SU DRAGHI, CASINI E CASELLATI”

“Casellati, Casini e Draghi sono tre personalità di grande prestigio che potrebbero ricoprire il ruolo di presidente della Repubblica. Su queste dobbiamo discutere fra tutti e avere la responsabilità di decidere stanotte, domani per una soluzione. Domani o dopodomani avremo il presidente della Repubblica”. Lo ha detto ai cronisti Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc.

14.20 – CONTE: “M5S DICE SÌ A DRAGHI AL GOVERNO”

“Nessuno dice no a Draghi. Il Movimento dice sì a Draghi, lo ha detto quasi un anno fa quando il Paese era in ginocchio, consapevole anche del costo politico che avrebbe comportato. Abbiamo perso anche 40 parlamentari”. Lo dice Giuseppe Conte uscendo da via degli uffici del Vicario, parlando coi cronisti a cui raccomanda di “riportare correttamente la posizione del M5S”. “Oggi che la nave è ancora in tempesta – aggiunge – il M5S dice sì a Draghi. Anzi lo rafforza perché le emergenze ci sono ancora adesso. Diciamo sì alla visione di cui lo abbiamo investito, il M5S è disponibile a rilanciare e supportare l’azione di governo per un patto coi cittadini”.

“Non parlate più di vertice di centrosinistra, ma di fronte progressista. Siamo tutti allineati per cercare un profilo super partes e autorevole. Il M5S si fa latore di una premura: il compromesso, necessario, non si abbassi fino al punto di non avere un presidente autorevole e super partes”, spiega Conte. “Con Letta non ci sono differenze di valutazione, lo abbiamo detto dall’inizio. Anche con le altre forze con cui stiamo lavorando”.

“Casellati? Non è una carica qualsiasi, ma istituzionale. Metterla in gioco in una contrapposizione, senza una soluzione condivisa, sarebbe un errore del centrodestra e uno sgarbo istituzionale”, sottolinea il presidente del M5S. “Invitiamo le forze di centrodestra a trovare un metodo e a lavorare in modo condiviso. Senza iniziative che mettano a rischio le istituzioni”, conclude Conte.

13.43 – UNTERBERGER (SVP): “VOTATO CASINI COME AUSPICIO E TESTIMONIANZA”

“Questa mattina assieme ad alcuni colleghi del Gruppo per le Autonomie e non solo, abbiamo votato per Pierferdinando Casini. L’abbiamo fatto, anche contro il parere dell’interessato, come atto di testimonianza e di auspicio: ci auguriamo che il Parlamento arrivi al più presto a una soluzione condivisa che superi le contrapposizioni che troppo spesso hanno paralizzato il Paese in questi anni”. Così in una nota la senatrice Julia Unterberger (Svp).

13.32 – SGARBI: “DRAGHI PUÒ FARCELA PER TUTTI TRANNE CHE PER I PARLAMENTARI”

“Draghi può farcela per tutti tutti tranne che per i parlamentari e siccome siamo noi a dover votare…”. Così Vittorio Sgarbi entrando a Montecitorio. “Se deve uscire Draghi come molti pensano è un percorso molto lungo. Nelle votazioni c’è un ampio margine di franchi tiratori e ci sono circa 250 grandi elettori liberi, 160 del gruppo misto ed il resto del Movimento 5 Stelle. Ma è un percorso lungo: se avevano in mente Draghi partivi subito e a dicembre facevi un accordo con Berlusconi”, ha aggiunto.

13.23 – IL VOTO ‘SOLITARIO’ DI LETTA

Braccia incrociate, testa bassa. Il segretario dem Enrico Letta ha atteso da solo di poter votare per il presidente della Repubblica. Non una parola con i colleghi, Letta è entrato pochi minuti prima del suo turno e ha atteso di essere chiamato. Poi, una volta inserita la scheda nell’urna, è uscito dall’aula a passo svelto, senza guardarsi indietro.

13.15 – LUNGO CONFRONTO IN AULA TRA GIORGETTI E BOSCHI

Lungo confronto in aula alla Camera tra il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e Maria Elena Boschi. Mentre prosegue la prima chiama dei deputati, il ministro leghista raggiunge l’esponente di Italia Viva, seduta al suo posto. Il dialogo va avanti per almeno cinque minuti, con il ministro che prima scuote la testa e poi si porta la mano sul petto, come a giustificarsi. Uno scambio di battute comunque sereno, terminato con una risata ed il ministro Giorgetti che esce dall’aula mentre Boschi resta al suo posto, a supervisionare le operazioni di voto.

13.11 – LO SCHEMA CENTRISTA: DRAGHI-CASINI PER COLLE E CHIGI

Come nel Palio di Siena, il centro della politica, o il terzo polo, per dirla con Matteo Renzi, fa la mossa e si piazza davanti al canape: è il voto su Pier Ferdinando Casini al terzo scrutinio sul Quirinale, il modo in cui ambienti centristi del Senato segnalano la candidatura dell’ex presidente della commissione Banche. Non una vera e propria conta, ma un segnale di presenza, che ha un destinatario: Mario Draghi. Grande sponsor di Casini è il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che lo considera una delle due scelte migliori. L’altra è appunto Mario Draghi.

Sul nome di Casini potrebbero convergere nel voto di oggi, spiegano fonti Iv, non solo i parlamentari renziani, ma anche voti provenienti dai gruppi misti, che vantano oltre 100 grandi elettori. Altri voti potrebbero arrivare da una parte del Pd e di Forza Italia. La regia dell’operazione è al Senato. Fonti azzurre di Montecitorio, invece, la smentiscono.

Il presidente del Consiglio è ancora il nome di partenza per la trattativa sul Quirinale. Ma l’intesa si deve raggiungere in primo luogo sulla vita del Governo, ed è il motivo per cui al conclave parteciperanno solo i partiti di maggioranza. Matteo Renzi assicura che se c’è accordo sul Colle, il Governo si fa in un minuto. Ma è probabilmente vero il contrario. Oggi al conclave i ‘papi’ in entrata saranno almeno due. Bisognerà vedere chi uscirà cardinale. Fonti renziane assicurano che sarà in ogni caso una delusione a metà: se Mario Draghi andrà al Quirinale, per Pier Ferdinando Casini potrebbero aprirsi le porte di Palazzo Chigi.

13.00 – MELONI: “VOTIAMO CROSETTO PER SMUOVERE LE ACQUE”

“Il Presidente della Repubblica dovrebbe essere eletto direttamente dal popolo. Non con giochi di palazzo. Lo stallo al quale si sta assistendo in questi giorni è un insulto agli italiani. Oggi Fratelli d’Italia in Parlamento vota Guido Crosetto, per smuovere le acque in questo stagno politico. Una persona capace e onesta gradita a molti italiani per bene”. Lo scrive su Facebook Giorgia Meloni, leader Fdi.

12.21 – CIRIANI (FDI): “CROSETTO? SEGNALE PER RICHIAMARE PARLAMENTO A RESPONSABILITÀ”

“Il voto a Crosetto è un sasso lasciato nello stagno, per richiamare il parlamento a un senso di responsabilità. Siamo ormai arrivati al terzo giorno con questo giochino della scheda bianca, un giochino che i cittadini rischiano di non comprendere più”. Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Luca Ciriani.

12.16 –  TERMINATO IL VOTO DEI SENATORI

Terminato il voto dei senatori. Il presidente Fico ha ora sospeso la seduta per cinque minuti prima di procedere con il voto dei deputati. I senatori di Fratelli d’Italia, che non avevano partecipato alla prima chiama, hanno invece votato alla seconda. Assenti numerosi senatori del gruppo misto.

12.14 – FDI VOTA CANDIDATO DI BANDIERA GUIDO CROSETTO

Per la terza votazione a Montecitorio sul presidente della Repubblica, i grandi elettori di Fratelli d’Italia hanno scelto di sostenere un loro candidato bandiera: Guido Crosetto. Crosetto, ex parlamentare, è stato sottosegretario alla Difesa dell’ultimo governo Berlusconi.

12.12 – RENZI: “SCELTE MIGLORI RESTANO DRAGHI E CASINI”

Lunedì, primo giorno di votazioni, al suo ingresso in Transatlantico i commessi gli si erano fatti subito incontro per accompagnarlo, scusato, in aula. “Basso profilo, per favore”, li aveva rimproverati lui, col sorriso. Oggi in completo blu e cravatta in tinta, Pier Ferdinando Casini arriva alle 11 in punto nel grande corridoio già pieno di parlamentari. “Non ho dormito tanto bene- confida a Maurizo Gasparri- ho un po’ di tosse…”. Poi entra in aula, vota e prende il largo. In Transatlantico si fa un gran parlare del suo nome. “Casellati? Casini? Mica è un quiz”, risponde Matteo Renzi. Poco dopo incrocia Gianclaudio Bressa, a lui confida che “le scelte miglori restano Draghi e Casini”. Il nome dell’ex presidente della Camera corre di bocca in bocca. “Con Draghi al Quirinale in tanti hanno paura delle elezioni, non lo votano”, spiega Renato Schifani a un senatore del Pd. La pista che porta all’attuale premier è difficile da percorrere, in Forza Italia e non solo. Come si sblocca allora la situazione? “Se Mattarella lo chiamiamo tutti…”, auspica Schifani. E si torna all’attuale capo dello Stato. “Il punto oggi è come bocciare Casellati domani- ragiona un esponente del centrodestra- e poi si torna a Draghi, Casini e Mattarella. Anche se gira voce che il centrosinistra abbia un nome segretissimo”.

11. 57 – ALLE 21 RIUNIONE GRANDI ELETTORI PD

Il Partito Democratico riunirà questa sera alle 21 i grandi elettori.

11.40 – RENZI: “DRAGHI NON È BRUCIATO”

“Draghi bruciato? No”. Lo dice Matteo Renzi in Transatlantico alla Camera, poco prima di entrare in Aula per il terzo scrutinio. Riguardo all’elezione del prossimo presidente della Repubblica, “continuo a sperare domani, se non è domani è dopodomani”, dichiara.  “Ho dato la mia disponibilità a partecipare come terzo polo al conclave con Letta e Salvini, ma non sono così sicuro che ci sarà”, aggiunge.

11.37 – SI ED EUROPA VERDE: “ANCHE OGGI VOTIAMO MANCONI”

“Anche oggi, facendo seguito al nostro patto di consultazione, come Europa Verde e Sinistra Italiana voteremo convintamente Luigi Manconi alla Presidenza della Repubblica”. Lo affermano i co portavoce nazionali di Europa Verde Angelo Bonelli e Eleonora Evi e ii segretario nazionale di sinistra italiana Nicola Fratoianni. “Riteniamo che rappresenti- proseguono- la figura più adatta a svolgere quest’incarico, grazie alle sue capacità di interpretare le aspirazioni del Paese tutto e, in primo luogo, delle categorie più deboli, e sappia rappresentare anche il tema dell’emergenza climatica, cogliendo in pieno lo spirito costituzionale. Una figura che può creare quella convergenza fondamentale che può far superare le barriere degli schieramenti”. “Siamo molto preoccupati che la scelta del Presidente della Repubblica sia inquinata impropriamente con le dinamiche relative alla scelta del prossimo capo del Governo, e con l’idea che l’Italia vada verso un presidenzialismo di fatto, non contemplato dalla nostra Costituzione”.

11.36 – I SENATORI FDI NON RISPONDONO A PRIMA CHIAMA

I senatori di Fdi non stanno rispondendo alla prima chiama in corso a Montecitorio. All’ingresso dell’aula staziona il senatore La Pietra: “Mi hanno messo a me a controllare che i nostri non entrino. Dicono che sono persuasivo…”, spiega dall’alto del suo metro e novanta.

11.35 – RENZI: “CASELLATI? NEL POMERIGGIO POSIZIONE IV”

Elisabetta Casellati? “Penso che nel pomeriggio faremo una dichiarazione ufficiale come Italia Viva. Vediamo cosa succede questa mattina. Qui c’è una partita complicata”. Lo dice Matteo Renzi, parlando con i cronisti in Transatlantico.

11.34 –  CONTE SENTE GRILLO, PIENA SINTONIA SU PERCORSO

Secondo quanto si apprende da fonti M5S si è tenuta una lunga telefonata di aggiornamento fra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Piena sintonia fra il Presidente e il Fondatore del Movimento 5 Stelle sulla linea che il Movimento sta tenendo in questa trattativa per il Quirinale, mirata a garantire piena stabilità all’attuale Esecutivo per continuare a rispondere alle urgenze del Paese e a trovare un candidato autorevole e super partes.

11.22 – CORAGGIO ITALIA VOTERÀ SCHEDA BIANCA

“CoraggioItalia, come concordato con gli alleati di centrodestra, voterà scheda bianca anche oggi, alla terza votazione per il Quirinale”. Cosi’ fonti del partito.

11.16 – SANTANCHÈ (FDI): “SCHEDA BIANCA? NON ABBIAMO ANCORA DECISO”

“Non abbiamo ancora deciso cosa votare oggi. Sta per cominciare una riunione e lì decideremo”. Così Daniela Santanchè, senatrice di Fratelli d’Italia, arrivando alla Camera.

11.16 – CENTINAIO (LEGA): “OGGI VOTIAMO SCHEDA BIANCA”

“Oggi voteremo scheda bianca insieme a tutto il centrodestra. I leader si devono sedere intorno a un tavolo per trovare un nome il più condiviso possibile. Bisogna fare presto e ricominciare a lavorare”. Così Gian Marco Centinaio, senatore della Lega, arrivando alla Camera.

11.15 CARETTA (FDI): “SPETTACOLO SURREALE, ITALIA SCELGA PRESIDENZIALISMO”

“Mentre la crisi economica incombe su tutti noi e quella diplomatica è alle porte dell’Europa dell’Est, in Italia va in scena uno spettacolo surreale sull’elezione del Presidente della Repubblica. Un passaggio cruciale della nostra vita democratica viene svilito da calcoli personalistici e veti immotivati. È venuto il momento che gli italiani scelgano da soli il Capo dello Stato. È tempo che la nostra Repubblica scelga il presidenzialismo”. È quanto dichiara Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d’Italia.

10.56 – ZAIA: “DA SALVINI OTTIMO LAVORO, CASELLATI? VALUTARE PRIMA 3 NOMI

“Salvini sta facendo un ottimo lavoro dialogando con tutti. Casellati? Per ora abbiamo i tre nomi annunciati ieri vediamo quali saranno le evoluzioni”, ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia entrando a Montecitorio. “Perdere Draghi da tutte le cariche? Spero proprio di no, ha dato uno standing internazionale al Paese che non abbiamo mai avuto e lo sta guidando con grande responsabilità e questo gli va riconosciuto”, ha aggiunto.

10.43 –  CESA: “CENTRODESTRA PUÒ FARCELA, DOBBIAMO CREDERCI”

“Dobbiamo crederci. Dobbiamo impegnarci tutti. Il Centrodestra può e deve vincere la partita. Oggi negli incontri che faremo lavoreremo per raggiungere un risultato positivo. Se ci impegniamo tutti ce la possiamo fare”, ha dichiarato il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa nel corso della riunione di gruppo con i grandi delegati regionali di Forza Italia e Udc in corso alla Camera.

10.34 – STEFANI (LEGA): “CASELLATI ALTO PROFILO, NO VETI E PREGIUDIZI”

Quello della Casellati “è sicuramente un nome alto profilo, lo dimostra il fatto che sia la seconda carica dello Stato. Abbiamo proposto una rosa di nomi di area di centrodestra ma di alto profilo istituzionale. È interesse del Paese che non si pongano veti e pregiudizi”. Così il deputato della Lega, Alberto Stefani, parlando coi cronisti fuori la Camera.

10.32 – IL CENTRODESTRA VOTERÀ SCHEDA BIANCA

Il centrodestra continuerà a votare scheda bianca anche oggi. È quanto deciso in una riunione che si è tenuta alla Camera questa mattina tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Probabilmente i tre, con gli alleati di centrodestra, torneranno a incontrarsi nel pomeriggio.

10.21 – IN CORSO INCONTRO SALVINI CON CAPIGRUPPO E DIRIGENTI LEGA

E’ in corso alla Camera un incontro tra Matteo Salvini e i dirigenti del partito tra cui i capigruppo. Cosi’ fonti della Lega

(lettori 201 in totale)

Potrebbero interessarti anche...