ROMA – Nel periodo 22 dicembre 2021-4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,31 (range 1,00-1,83), in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma ancora al di sopra della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1,01 (0,99-1,02) all’11/01/2022 vs Rt = 1,2 (1,18-1,22) al 4/01/2022.
Si sottolinea però che diverse regioni/pubbliche amministrazioni hanno segnalato problemi nell’invio dei dati del flusso individuale e non si può escludere che tali valori possano essere sottostimati. Sono alcuni dei dati che emergono dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sul Covid-19. Nel documento si legge inoltre che l’incidenza settimanale a livello nazionale si è stabilizzata: 2011 ogni 100.000 abitanti (14/01/2022 -20/01/2021) vs 1988 ogni 100.000 abitanti(07/01/2022 -13/01/2021), dati flusso ministero della Salute.
STABILI IN ITALIA NUOVI CASI NON ASSOCIATI CATENE TRASMISSIONE
Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (658.168 vs 649.489 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (15% vs 13% la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 48%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 39%).
IN ITALIA STABILE TASSO OCCUPAZIONE TERAPIE INTENSIVE (17,3%)
Stabile il tasso di occupazione in terapia intensiva: è al 17,3% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 20 gennaio) vs 17,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 31,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 gennaio) vs il 27,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 gennaio).
SONO 7 LE REGIONI/PPAA CLASSIFICATE A RISCHIO ALTO
Sono sette le regioni/pubbliche amministrazioni classificate a rischio alto secondo il dm del 30 aprile 2020, di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; sono 11 le regioni/pubbliche amministrazioni che risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque regioni/ppaa sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il dm del 30 aprile 2020. Sono 3 le regioni/pubbliche amministrazioni classificate a rischio basso. Sono 15 le regioni/ppaa che riportano almeno una singola allerta di resilienza. Tre regioni/ppaa riportano molteplici allerte di resilienza. È quanto emerge dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sul Covid-19.