Quirinale, Meloni: “Pretendiamo che positivi votino, allestire sala”.

“È un tema di volontà politica, noi pretendiamo che sia garantito un diritto costituzionale”.

ROMA – “Sarebbe intollerabile” che i grandi elettori contagiati o in quarantena non votassero per il presidente della Repubblica. Lo dice Giorgia Meloni, ospite di Porta a porta. “È un tema di volontà politica, noi pretendiamo che sia garantito un diritto costituzionale – aggiunge – si può fare nel Parlamento con una sala isolata dalle altre. Mi pare ci sia un resistenza di qualcuno che spera nella debolezze dell’avversario”.

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IL NO A DRAGHI AL COLLE

Se Draghi al Quirinale significa un altro governo con un altro presidente del Consiglio che esce dal cilindro e una legge proporzionale per condannare l’ltalia a governi di inciucio, allora io dico no“, ha sottolineato la presidente di Fratelli d’Italia. Che sul voto per il Colle che inizia lunedì ha mandato un messaggio agli alleati della coalizione: “Fratelli d’Italia conta 64 grandi elettori e io mi sento di garantirli. Spero che anche gli altri siano in grado di fare altrettanto”.

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“IL MIO PIANO B SE BERLUSCONI RINUNCIA”

Per quanto riguarda il toto-nomi, Meloni ha specificato: “Oggi il nome che è emerso è Berlusconi e corrisponde al nome che io mi aspetto per un identikit del presidente della Repubblica. Un presidente che difende l’interesse italiano. Da soli non abbiamo i numeriBerlusconi sostiene che ci siano altre persone che possono sostenere la sua candidatura. Ci vediamo giovedì e credo che quel giorno noi e Berlusconi avremo le idee più chiare”.

Meloni ha anche illustrato lo scenario alternativo a cui lavora Fratelli d’Italia: “Se Berlusconi dovesse rinunciare il centrodestra ha il diritto e dovere di avanzare una proposta. Anche FdI ha il diritto di fare la sua proposta. Fra di noi immagino ciascuno abbia una o più proposte, io ho un uomo e una donna da proporre alla coalizione. Altri avranno altri nomi. Li valuteremo e poi sceglieremo”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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