Super green pass sui mezzi pubblici. Cotral in campo per il rispetto delle regole.

di Edoardo Romagnoli

Nel giorno in cui scatta l’obbligo di certificato verde rafforzato, l’azienda regionale mette in campo le sue squadre per controllare e informare i passeggeri.

Scatta l’obbligo del super green pass sui mezzi pubblici. Da oggi infatti non basterà più il semplice certificato verde ottenibile con il tampone, ma servirà la doppia dose di vaccino o l’avvenuta guarigione. Da qualche giorno invece era già in vigore l’obbligo di mascherina Ffp2. Le sanzioni per chi non rispetta le norme vanno da un minimo di 400 ad un massimo di 1000 euro.

Nella stazione di Anagnina, periferia sud di Roma, l’azienda di trasporto pubblico regionale Cotral ha messo in campo le sue squadre di verificatori per controllare che le regole vengano rispettate, ma soprattutto per informare i passeggeri sulle nuove disposizioni. “Fino a oggi, ossia fino a quando valeva il semplice green pass, abbiamo effettuato circa 90mila controlli e abbiamo trovato un 2% di persone non in regola; quindi una percentuale accettabile – ha dichiarato la presidente di Cotral Amalia Colaceci -, da quando è diventata obbligatoria la Ffp2 la percentuale è aumentata al 4-5%”.

Proprio nel tentativo di venire incontro ai passeggeri questa mattina la presidente e le squadre di verificatori hanno distribuito le mascherine a chi ne era sprovvisto. “Non era facile trovarle e avevano anche un certo costo – ha aggiunta Colaceci – quindi l’azienda ne ha comprato un certo quantitativo per poterle distribuire gratuitamente agli utenti perché ci sembra corretto aiutarli”.

Una volontà confermata anche da Cristiano Maraggi, responsabile della squadra di verificatori, che ha sottolineato come “la multa è l’ultima ratio“. Con il Covid il ruolo dei verificatori si è trasformato, “siamo diventati assistenti alla clientela. Noi siamo sui nodi di maggior affluenza, diamo informazioni aggiornate sugli orari degli autobus e grazie ad un palmare di nuova generazione siamo in grado di emettere anche titoli di viaggio”.

La parola d’ordine è sicurezza per i passeggeri e per i lavoratori. “Il nostro personale ha la Ffp2 da sempre – sottolinea Colaceci -, i nuovi mezzi hanno la cabina per l’autista interdetta al pubblico mentre sui vecchi autobus sono state installate delle paratie di divisione; i nostri lavoratori hanno sempre viaggiato in sicurezza“. E il messaggio sembra essere arrivato: “Sapevo di queste nuove regole – dice un ragazzo sulla strada per andare a lavoro -, mi sento più sicuro sapendo che tutti i passeggeri sono vaccinati e indossano la Ffp2”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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